15mila persone ai funerali di Berlusconi: era un uomo pieno di vita e di gioia

Nel Duomo di Milano hanno salutato il primo ministro italiano Silvio Berlusconi, morto lunedì di leucemia cronica. All’esterno della cattedrale si radunarono circa 15.000 persone e ai funerali parteciparono circa 2.000 persone, tra cui l’élite politica italiana.

“Silvio Berlusconi era certamente un politico. Ma in questo momento in cui salutiamo Berlusconi e preghiamo, cosa possiamo dire di lui? Era un uomo pieno di vita, di amore e di gioia”, ha detto l’arcivescovo di Milano durante i funerali. Mario Delpini.

I suoi figli stavano vicino al battesimo Marina, Molo Silvia, Barbara, Eleonora E Luigi e il suo compagno Marta Fascina. Alla cerimonia era presente anche il presidente della Repubblica Sergio MattarellaIl premier Giorgia Meloni, ministro degli Esteri Antonio Tajanicon il leader una delegazione del Partito Democratico (PD) di centrosinistra all’opposizione Elly Schlein a capo ed ex moglie di Berlusconi Veronica Lario.

Silvio Berlusconi

Ai funerali sono attesi anche politici stranieri, tra cui il primo ministro ungherese. Viktor Orban e l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani. Non erano invece presenti il ​​leader del Movimento Cinque Stelle, partito d’opposizione, e l’ex primo ministro. Giuseppe Conte, di Nicole Fratoianni del partito della Sinistra Italiana e leader dei Verdi Angelo BonelliLo riferisce l’agenzia di stampa italiana Ansa.

Due grandi schermi sono stati installati in piazza Milano, davanti alla cattedrale gotica, permettendo a migliaia di persone di seguire la cerimonia funebre. Più di un milione di persone hanno assistito alla cerimonia in televisione.

Berlusconi, che era uno degli italiani più ricchi, è stato al vertice della politica italiana per decenni. Nonostante numerosi casi di corruzione e altri scandali e processi, nonché problemi di salute, rimase in politica fino alla fine come leader del partito di governo di centrodestra Prima dell’Italia, senatore ed eurodeputato. Ha guidato quattro governi tra il 1994 e il 2011.

Oggi negli edifici pubblici del Paese e nelle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero la bandiera italiana e quella dell’Unione Europea sventolano a mezz’asta in segno di lutto.

Agnese Alfonsi

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