“Bisogna sapersi adattare al cambiamento”

I cambiamenti sono la novità di oggi. Sono guidati dal rapido sviluppo e dalla necessità di affrontare le sfide che sorgono in vari aspetti della nostra vita. E questi sono i cambiamenti che sono stati i protagonisti della due giorni di manifestazione festa del cambiamentoorganizzata dalla Camera di Commercio della Krajina Giuliana di Gorizia e Trieste in collaborazione con The European House – Ambrosetti.

“Se a Gorizia abbiamo parlato di evoluzione urbana e concetto di città, invecchiamento della popolazione e intelligenza artificiale, oggi ci dedichiamo alla sostenibilità e al turismo con ospiti illustri”, ha dichiarato Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio. Il presidente del Conficommercio Carlo Sangalli ha aggiunto che la nuova normalità ci impone di essere consapevoli di ciò che abbiamo fatto in passato, ma con approcci diversi, e ha accennato al fatto che l’innovazione ispira la speranza che contribuirà a migliorare la vita delle persone. Il presidente di Unioncamera Andrea Prete ha anche accennato alla necessità di un cambiamento digitale e sostenibile, di un’economia circolare e di meno burocrazia.

TROPPO POCO INVESTIMENTO A LUNGO TERMINE

La conversazione, guidata dall’editore de Il Piccolo Omar Monestier, ha riunito l’ex consigliere dell’ex segretario di Stato americano Hillary Clinton e il presidente Barack Obama, Alec Ross, che ha analizzato i cambiamenti imposti dall’aumento dei prezzi delle materie prime. “Man mano che i metalli rari provenienti da Cina, Russia e Ucraina si esauriranno, più elettronica si esaurirà e corriamo il rischio di dover rinunciare a un intervento chirurgico agli occhi in sei mesi. Volkswagen ha già chiuso una delle sue fabbriche di veicoli elettrici perché non ha materie prime sufficienti per le batterie”, ha detto. Si è fermato alla necessità di sviluppare centrali eoliche, solari e idroelettriche per produrre energia sostenibile. “I paesi nordici hanno regolamentato questo tipo di infrastrutture 10 anni fa, e la politica italiana non ha potuto considerarla a lungo termine, quindi ora deve affrettarsi con i bonus per loro. Non sopravviverà ai più forti o ai più intelligenti tra noi, ma quelli che sanno adattarsi al cambiamento”.

Altro in Primorsky dnevnik oggi (sabato).

Joachim Femi

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