Questa super esclusiva coupé italiana è apparsa per la prima volta all’asta. Ce n’è solo uno simile al mondo: Punti di interesse

Un’auto davvero speciale sarà presto messa all’asta a Milano: la Carrozzeria Touring Superleggera Sciàdipersia Coupé. La base è la Maserati GranTurismo del 2017, e l’ispirazione per il design è la Maserati 5000 GT, per la quale Touring ha prodotto una carrozzeria in alluminio (in tre esemplari) negli anni ’50. Quest’ultimo è stato effettivamente realizzato dopo che l’ultimo Shah dell’Iran, dopo essere rimasto impressionato dalla Maserati 3500, voleva una Maserati un po’ più esclusiva. Conobbe il management della Maserati, Giulio Alfieri si mise al lavoro adattando un motore di una sportiva Maserati 450S, mentre il design manager della Touring Carlo Anderloni si ispirò all’architettura barocca orientale. Ecco perché l’auto si chiamava “Sega di Persia” O scacchi persiani.


La vettura è spinta da un V8 da 4,7 litri ripreso dalle versioni più sportive della GranTurismo da 338 kW o 460 cavalli e 520 Nm di coppia massima. Ma avevano la trasmissione robotica MC Race Shift a sei marce dal modello MC Stradale o la trasmissione automatica ZF con convertitore di coppia a sei marce dal modello Sport. Accelera fino a 100 km/h in 4,8 secondi e raggiunge una velocità massima di 299 km/h.

L’interno della GranTurismo è arricchito da pelle lussuosa e alluminio spazzolato. Con la versione convertibile ne progettarono quindici e li vendettero. È interessante notare che questa è l’unica coupé, tutte le altre sono decappottabili (ovviamente la base è la Maserati GranCabrio). Il cliente, che ne è anche il primo proprietario, l’ha pagata 760.620 euro. Con essa ha percorso 11.500 chilometri, che non è poco per un’auto così speciale. L’auto viene fornita anche con un set di valigie.

All’asta si aspettano tra i 420.000 ei 450.000 euro. La Touring Superleggera è una delle poche aziende a fabbricare a mano le auto (o meglio a trasformarle) secondo la vecchia idea romantica, quando i ricchi ordinavano la carrozzeria a un’altra azienda specializzata. L’azienda originaria crollò negli anni ’60, quando i costruttori iniziarono ad abbandonare le costruzioni su cui era installata la carrozzeria ea produrre automobili secondo il principio della monoscocca. Nel 2008, il nuovo proprietario del marchio ha ripreso l’idea e ha ottenuto la massima attenzione con il modello Disco Volante, che è una conversione dell’Alfa Romeo 8C.

Agnese Alfonsi

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