La Slovenia corre nuovamente il serio pericolo di diventare una sacca di migranti: ne è responsabile la politica antislovena del governo Golob

Dice: COME

Dall’inizio del suo mandato, il governo di Robert Golob ha preso decisioni che espongono la Slovenia a massicce migrazioni. Lo si evince anche dalle statistiche sull’immigrazione clandestina, dal momento che quest’anno, solo nei primi due mesi, sono stati trattati ben 5.162 casi di ingresso illegale in Slovenia, e nel 2022, nello stesso periodo, 1.295. L’attuale governo è oggetto di critiche non solo da parte dei suoi stessi cittadini, che affrontano quotidianamente gruppi di migranti alla frontiera, ma anche dei nostri vicini austriaci e italiani.

A causa della politica migratoria dell’attuale governo liberale di sinistra, il nostro Paese rischia di diventare una sacca di migranti, perché con le azioni di Italia e Austria, sempre più migranti potrebbero essere bloccati in Slovenia, anche se secondo alcuni rapporti non ufficiali, il centro di asilo i centri sono già pieni.

L’Italia, che quest’anno sta anche affrontando un aumento dell’immigrazione clandestina, ha quindi dichiarato lo stato di emergenza. Detto questo, lo è Matteo Salvini, capo della Lega e vicepresidente del governo italiano, che è anche ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ha citato anche la Slovenia, con la quale, secondo lui, l’Italia deve trovare un accordo, perché ricominci a “fare quello che deve fare e cosa ha fatto in passato” sulla migrazione. . Le sue osservazioni erano principalmente rivolte alla situazione in Friuli-Venezia Giulia, che è il punto di ingresso della rotta migratoria dei Balcani occidentali. Ciò che è particolarmente preoccupante è che dopo aver dichiarato lo stato di emergenza, il vicepremier italiano ha chiesto al governo sloveno di riprendere ad accogliere i migranti che attraversano illegalmente il confine tra i due Paesi, in mancanza del quale l’Italia reintrodurrà i controlli alle frontiere.

Come sappiamo, gli austriaci hanno da tempo anche il controllo del confine nazionale con la Slovenia, che non è stato ancora ritirato proprio per l’incapacità del nostro attuale governo di stare al limite dell’immigrazione clandestina. Di recente l’Austria ha annunciato la proroga dei controlli alle frontiere per altri sei mesi, proprio perché la Slovenia sta vivendo un forte aumento dell’immigrazione clandestina, secondo il ministro dell’Interno austriaco, che potrebbe raggiungere il 300%.

Austria e Italia sono dunque alle prese con il problema dell’immigrazione clandestina, mentre il governo sloveno si rifiuta di prendere le misure del caso e preferisce abbattere le barriere. Se succederà che l’Italia introduca anche il controllo delle frontiere, la nostra patria diventerà una sacca per i migranti, che sono già un problema crescente.

Agnese Alfonsi

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