Una casa del XIII secolo che un tempo apparteneva al poeta nazionale italiano Dante Alighieri è stata venduta vicino a Firenze. L’unica proprietà di Fiesole è da tempo appartenuta alla famiglia Dante.
Firenze è la capitale della regione italiana della Toscana.
Sera
E’ stato appena acquistato dall’agenzia immobiliare italiana Lionard Luxury Real Estate. Per quanti soldi, non lo sappiamo. Vari testi storici e pubblicazioni confermano che la proprietà apparteneva a Dante Alighieri. Il passato della villa è citato anche in altre pubblicazioni storiche, dove viene descritta come rinomata meta di villeggiatura della famiglia fiorentina degli Alighieri.
La casa, insieme ad altri beni di famiglia, fu confiscata al poeta quando fu costretto a lasciare Firenze e rifugiarsi in altre città italiane a causa di conflitti politici. Il figlio di Dante, Iacopo Alighieri, riuscì a tornare in patria nel 1342, riferisce l’agenzia di stampa austriaca APA.
Dante (1265-1321), considerato il “padre” della lingua italiana, nacque a Firenze nel 1265. Qui scrisse anche le sue prime opere e conobbe la sua amata d’infanzia Beatrice, che immortalerà poi nella Divina Commedia.
A Firenze Dante fu anche un politico locale. Nelle lotte di potere di quel tempo, si trovò dalla parte dei perdenti e fu espulso dalla sua città natale nel 1302. Fu anche condannato a morte in contumacia.
Trascorse il resto della sua vita in esilio nelle città del nord Italia, ma negli ultimi anni mantenne rapporti amichevoli a Ravenna. Lì completò la Divina Commedia, che iniziò a scrivere solo durante il suo esilio. Nonostante avesse nostalgia di Firenze, si sentiva chiaramente a casa a Ravenna. Nella sua megapoesia, ha paragonato la pineta a sud della città, dove il vento fruscia ancora attraverso il possente baldacchino, all’ingresso di un paradiso terrestre, secondo APA.
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