Il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani visiterà oggi la Slovenia. Oltre alle relazioni bilaterali, la migrazione ei Balcani occidentali saranno al centro dei colloqui con la collega slovena Tanja Fajon, che sarà ricevuta anche dal premier Robert Golob e dalla presidente della Repubblica Nataša Pirc Musar.

Il tema della migrazione è molto importante per l’Italia, e Fajonova e Tajani ne hanno parlato, ovvero come affrontare l’immigrazione clandestina sulla rotta migratoria dei Balcani occidentali, già all’inizio dell’anno a Bruxelles. Si accenna alla possibilità di formare pattuglie congiunte di polizia italo-slovena-croata al confine croato con la Bosnia-Erzegovina, che dall’inizio dell’anno costituisce la frontiera esterna dell’area Schengen.

Sul confine tra Slovenia e Italia operano da tempo pattuglie miste di polizia italo-slovena. La Slovenia è pronta a collaborare con l’Italia per proteggere il confine, anche per evitare che l’Italia decida di introdurre il controllo delle frontiere, in maniera simile a quanto fatto dall’Austria qualche anno fa.

Altro argomento di conversazione saranno i Balcani occidentali. Il nuovo governo italiano vuole svolgere un ruolo più importante nella regione, nella quale è attiva anche la Slovenia. La Farnesina ritiene che Slovenia e Italia potrebbero cooperare più strettamente nei Balcani occidentali.

Il commercio ha superato i 12 miliardi di euro

I Ministri degli Esteri di Slovenia e Italia discuteranno anche delle relazioni bilaterali. Va bene, ma lo scorso autunno, prima che si formasse il governo italiano più di destra dopo la seconda guerra mondiale, c’era una notevole preoccupazione in Slovenia, e in particolare tra i membri della minoranza slovena in Italia.

Si rafforza anche la cooperazione economica, lo scambio di merci tra i due Paesi ha superato i 12 miliardi di euro.