Le autorità italiane vogliono congelare i beni di Artyom Us, il figlio del governatore della regione siberiana di Krasnoyarsk, Alexander Us, che è sfuggito agli arresti domiciliari a Milano a marzo e che si ritiene sia anche lui tornato in patria attraverso la Slovenia.
Le autorità italiane hanno annunciato oggi di voler congelare i beni stati Unitifiglio del governatore della regione siberiana di Krasnoyarsk, alessandro noi, sfuggito agli arresti domiciliari a Milano a marzo e si ritiene che abbia anche viaggiato in patria attraverso la Slovenia. Gli Stati Uniti accusano gli Stati Uniti, tra gli altri, di pianificare l’esportazione illegale di tecnologia militare americana in Russia.
Usa, arrestato dalle autorità italiane su richiesta di Washington lo scorso ottobre, doveva essere estradato negli Stati Uniti il 23 marzo per elusione delle sanzioni occidentali, riciclaggio di denaro e partecipazione a progetti di esportazione di tecnologia militare statunitense in Russia, ma è sfuggito agli arresti domiciliari il giorno stesso prima a Milano.
Secondo la ricostruzione dell’evasione, sarebbe arrivato in Slovenia nel giro di poche ore, utilizzando diversi mezzi e documenti falsi. Sarebbe entrato in Slovenia nei pressi di Trieste per poi recarsi in Serbia, da dove sarebbe tornato in patria in aereo.
Il 4 aprile ha annunciato di essere in Russia e ha ringraziato il presidente russo Vladimir Putin ei suoi “amici all’estero” per il loro aiuto nel tornare a casa. La Procura italiana sta indagando al riguardo su diverse persone, ritenute anche membri dei servizi segreti russi.
In Italia il ministro della Giustizia è stato convocato oggi alla camera bassa del parlamento Carlo Nordiache non ha detto ai deputati come siamo scappati, ma ha detto che le indagini stavano continuando.
Secondo lui, le autorità stanno “verificando se Mr. Us può essere inserito nell’elenco dei cittadini russi i cui beni possono essere congelati”. “Vediamo se riusciamo almeno ad aggredire la sua proprietà”, ha detto Nordio, aggiungendo di aver avviato un procedimento disciplinare in Cassazione nei confronti dei giudici della Corte d’Appello di Milano, che avevano approvato il trasferimento di Uso ai domiciliari.
“Vista la gravità (del caso Usa), in costante contatto con gli Stati Uniti, abbiamo confermato l’impegno delle autorità italiane nelle attività di indagine in corso, abbiamo assicurato la disponibilità allo scambio di accesso immediato a tutte le informazioni attraverso le più canali adeguati, e contestualmente stiamo verificando l’attivazione della procedura di congelamento dei beni di Noi in Italia”, ha detto nell’intervento del Ministro degli Esteri italiano al Senato Antonio Tajani.
Anche prima della fuga di Uso, le autorità statunitensi erano apparentemente sbalordite dal fatto che la corte d’appello di Milano avesse approvato i suoi arresti domiciliari. Oggi al Parlamento di Roma, Nordio ha rifiutato di poter intervenire affinché Noi, invece di andare agli arresti domiciliari, resti in custodia della polizia, riferisce l’agenzia di stampa italiana Ansa.
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