In questa occasione Jančar, considerato uno degli autori sloveni più tradotti, sarà ospite di una conversazione organizzata dal Club Sloveno al Teatro Miela di Trieste. Parteciperanno anche loro all’evento Darja Betocchi,, Poljanka Dolhar in Martin Lissiach. Leggerà estratti dal romanzo Laura Bussani.
E anche l’amore è una storia di amore e rivalità ambientata durante la seconda guerra mondiale a Maribor, che, insieme a tutta l’Europa, sta soffrendo sotto la pressione del nazismo. I protagonisti centrali della storia sono tre giovani alle soglie dell’età adulta: Sonja, Valentin e Ludek.
Lo scrittore, drammaturgo e saggista Drago Jančar (1948) è considerato uno degli autori sloveni contemporanei più affermati e tradotti. Ha lavorato per la prima volta come redattore, correttore di bozze e correttore di bozze presso il quotidiano Večer e dal 1981 fino al suo pensionamento nel 2016 è stato redattore e segretario presso Slovenska matica. Le sue opere sono state tradotte in 33 lingue.
Ha ricevuto molti importanti premi sloveni e internazionali. Ha ricevuto il Firefly Award per i suoi romanzi Ringing in the Head (1999), Catherine, the Peacock and the Jesuit (2001), I Saw Her That Night (2011) e And Love Too (2018). Per il romanzo L’ho vista quella notte, ha ricevuto il Firefly of the Decade (2020). Nel 2020 ha ricevuto il Premio Nazionale Austriaco per la Letteratura Europea per il suo lavoro.
L’evento dell’albero al Teatro Miela fa parte del progetto Retorica / Ritorni: tempi di guerra, tempi di pace. È preparato in collaborazione con La nave di Teseo, l’Associazione degli scrittori sloveni e altri partner. Nell’ambito del progetto sono previsti altri due incontri con Jančar: l’11 febbraio sarà invitato alla biblioteca Damir Feigl di Gorizia e il 19 febbraio alla libreria Odos di Udine.
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