Il tempo delle parole è finito, i sindacati metalmeccanici FIM CISL, FIOM CGIL e UILM parlano chiaro. Se il 18 maggio, a Roma, a un nuovo incontro per il futuro dello stabilimento di Wärtsilä vicino a Boljunac, non ci sono nomi e business plan, allora agiranno di conseguenza. Lo hanno annunciato oggi i sindacalisti Fabio Kanidisek, Marco Relli e Antonio Rodà dopo aver affrontato il presidente della giunta provinciale Fjk Massimiliano Fedrigo e la componente della commissione provinciale lavoro Alessia Rosolen. Come già venerdì con i parlamentari eletti in Friuli-Venezia Giulia, prima del decisivo incontro al Ministero dell’Imprenditoria e delle Produzioni Nazionali, si è voluto assicurare ancora una volta l’aiuto e la solidarietà della Regione FJK.
Temono che la multinazionale finlandese decida da sola quale azienda interverrà e imporrà la sua proposta, ha spiegato Rodà. Per questo è fondamentale l’intervento delle amministrazioni italiane e regionali. Il primo li ha delusi negli ultimi incontri, ricorda Relli. Ecco perché ora chiedono un incontro chiaro e approfondito che offra spunti accurati, ha sottolineato.
Loro stessi si aspettano di raggiungere il risultato tanto atteso solo il 18 maggio. In caso contrario, sono già pronti a elaborare una strategia adeguata con i lavoratori. Le parole della sentenza non sono ancora state pronunciate ufficialmente. Resta inteso, però, che soprattutto nelle file della Fiom Cgil non c’è molta pazienza e non vogliono accettare l’approccio attuale.
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