Durante il 106° Giro d’Italia, la 14a tappa ha offerto una salita impegnativa in partenza (il Passo del Sempione), di cui hanno approfittato le fughe. Tra cui Bruno Armirail (Groupama FDJ) che, nonostante il suo 15° posto nella tappa, è ora il nuovo leader della classifica generale. Il primo francese in maglia rosa dai tempi di Laurent Jalabert nel 1999!
Il gallese voleva più riposo
Gerint Thomas a quanto pare aveva abbastanza obblighi giornalistici e di sponsorizzazione, grazie ai quali aveva almeno un’ora buona in meno di riposo Primoz Roglic, che è a soli due secondi dal gallese. Il gruppo Ineos Granatieri al termine di un’altra giornata di pioggia del Giro d’Italia di quest’anno, si è assicurata di non avere più il peso della maglia rosa prima dell’impegnativa piccola Lombardia di domenica.
Denz troppo forte per scoprire il Giro
Dopo aver vinto la 12a tappa, è Nicola Denz (Bora Hansgrohe) quest’anno ha vinto un’altra tappa del Giro. Il tedesco ha partecipato a una lunga gara di 166 km giovedì, questa volta il 29enne ha corso fino a 175 km ed è finito per essere il più forte tra i 29 fuggitivi originali.
Al traguardo, Denz ha avuto la massima potenza e ha vinto lo sprint sulla leggera salita, superando il Giro d’Italia di quest’anno di una lunghezza della ruota anteriore. canadese Derek Gee (Israel Premier Tech) è arrivato secondo per la terza volta nella gara di quest’anno: in precedenza già nell’ottava e nella decima tappa. La terza è stata la prima risorsa italiana in gara Alberto Bettiol (EF EasyPost).
“Pensavo che nel frattempo avessimo già perso l’occasione di vincere la tappa, perché non siamo riusciti a colmare il distacco dai primi. Ho pensato tra me e me che avrei risparmiato un po’ di energie, perché il quarto posto non mi interessa , visto che ho già vinto giovedì. Ho deciso di unirmi ai primi tre e provare a finire con uno sprint più lungo. Ha funzionato, una seconda volta. Incredibile”. ha detto Nico Denz, le cui radici si estendono anche al sud Italia, dopo la sua seconda vittoria in tre giorni.
Armirail ha iniziato la giornata alle 18:37 dietro Thomas
La quattordicesima tappa di sabato è iniziata nella soleggiata Svizzera, più precisamente nella località di Sierra nel cantone francese di Valois. Il gruppo in fuga si è formato dopo circa 30 chilometri. I primi 18 ciclisti sono scappati e presto alcuni altri concorrenti sono partiti dopo di loro.
Anche il sesto ci ha provato Lennard Kamna, ma il capitano Bore Hansgrohe dovette arrendersi. I due gruppi si sono ben presto fusi, con ben 29 corridori provenienti da 17 squadre diverse. In totale, il francese con il punteggio più alto era Bruno Armirail al 23° posto, 18 minuti e 37 secondi dietro.
“Il piano era vincere la tappa. Ho parlato con il mio compagno di squadra Rudy Molard e abbiamo pensato che un giorno sarebbe stata in gioco la maglia rosa, ma non oggi. Mi sono cimentato nella 4a tappa e sono rimasto deluso perché Non è stata una buona giornata, è stato solo quando Geraint Thomas ha tagliato il traguardo che è diventato realtà, dopo il secondo posto di Thibaut Pinot di ieri, è un bel regalo per la squadra. ha detto scioccato il 29enne dal cuore dei Pirenei.
Un’altra fuga dal gruppo di fuga catturato poco prima del traguardo
A 65 km dal traguardo, quando era ormai chiaro che qualcuno in gara avrebbe vinto, Bettiol è stato il primo ad attaccare, dopodiché gli attacchi sono iniziati a seguire. Si è formato un quartetto di Davide Ballerini, Stefano Oldani, Laurenz Rex e Toms Skujinš, che ha preso un minuto di vantaggio, ma poi il resto dei fuggitivi si è raccolto su un terreno più accidentato e ha iniziato a cacciare.
I cinque corridori hanno raggiunto il restante trio a soli 350 metri dal traguardo nel comune di Cassano Magnago (Varese) in Lombardia.
Altre tre dimissioni, solo altre due squadre al completo
Altri due corridori non erano al via, si sono ritirati Samuele Battistela (Astan) e Stefan Debod (EF), il che significa che solo due squadre hanno una rosa completa, vale a dire Jubmo Visma e Bahrain. Si è poi ritirato durante la tappa Alessandro Vetro (Team Arkéa Samsic).
106. Corsa in giro per l’Italia
14a tappa, Sierra-Cassano Magnago, 194 km
Domenica “Piccola Lombardia”.
Visti gli eventi tranquilli tra i favoriti nei giorni precedenti, è quasi certo aspettarsi un’altra giornata senza azioni o sconvolgimenti ai vertici della classifica generale. Le prossime due tappe saranno diverse: domenica c’è una tappa movimentata in programma, che ricorda molto la Lombardia Race, e i favoriti dovrebbero finalmente brillare martedì, perché dopo il giorno di riposo c’è una vera tappa di montagna su il programma, che propone cinque salite, compresa la meta sul Monte Bondone (22,7 km, pendenza media 6,4 per cento).
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