Lo sfondo del trofeo che verrà alzato a Roma dalla #foto più bella

Il Trofeo Senza Frontiere (Trofeo Senza Fine) è considerato uno dei trofei più belli, se non il più bello del mondo del ciclismo. Questa domenica a Roma sarà portata alta dal pilota che uscirà vittorioso da tre difficili settimane di gare sulle strade italiane. Abbiamo parlato della storia della coppa, riservata alla co-vincitrice del Giro, con Eva Visentin, che si occupa di brand marketing presso l’agenzia RCS Sport, che organizza anche il Giro d’Italia.

Il taglio senza confini, nella forma in cui lo conosciamo oggi, è stato prodotto per la prima volta nel 1999 nel laboratorio di Maria Penelle a Padova, nel nord-est dell’Italia, e premiato con un anno di ritardo. L’onore poi va all’italiano Stefano Garzelli della squadra Mercatone Uno-Albacom, vincitore del Giro 2000.







Foto: Ana Kovac

Il motivo per cui la coppa ha ricevuto un nome simile viene dalla storia del Giro, ha spiegato in un’intervista a Sportal Eva Visentin, che si occupa del marketing del marchio presso l’agenzia RCS. “Con il nome Cup Without Borders vogliamo dire che la storia del Giro non ha fine, almeno vogliamo che sia così. La Coppa racconta la storia del Giro, il supporto infinito delle persone che incoraggiano i ciclisti lungo il percorso. .. Vogliamo che l’amore che le persone provano per le corse in Italia sia sconfinato. Così come è sconfinata la gloria infinita di tutti i vincitori di questa gara. È una gloria che non finisce mai, i vincitori fanno parte della storia del ciclismo . Da qui il nome.”




Eva Visentin dell'agenzia RCS Sport in un'intervista per Sportal.  |  Foto: Ana Kovac


Eva Visentin dell’agenzia RCS Sport in un’intervista per Sportal.
Foto: Ana Kovac

La coppa senza bordo, dorata, misura 54 centimetri e pesa quasi dieci chilogrammi, è realizzata nella bottega di Maria Penelle dal figlio Luca Penello. Ci vuole circa un mese perché un artigiano realizzi una tazza. La lavorazione avviene prima arrotondando il tondino di rame, poi sagomandolo con un apposito macchinario e lucidandolo. Questo è seguito dal trattamento termico e dalla torsione nella sua riconoscibile forma a spirale. Viene quindi tagliato alla misura desiderata, viene aggiunta una base e il trofeo viene nuovamente lucidato. Aggiungono i nomi dei vincitori passati con un laser, quindi sabbiano il trofeo.




Coppa |  Foto: Ana Kovac


Foto: Ana Kovac

Penello, lui stesso un appassionato ciclista, ha dichiarato a www.rouleur.cc che la parte più difficile del processo è stata la progettazione del trofeo e l’inserimento dei nomi. In effetti, una volta che la coppetta è attorcigliata a spirale, qualsiasi minimo miglioramento può essere problematico.

Sulla spirale sono incisi i nomi di tutti i vincitori del Giro degli ultimi 22 anni. Cosa succede quando finiamo lo spazio? «L’artista che realizza il trofeo cambia un po’ la grafica ogni due o tre anni, così guadagna un po’ più di spazio», ha spiegato Visentinova.




Coppa |  Foto: Ana Kovac


Foto: Ana Kovac

“È un grande onore per me poter realizzare un trofeo così importante, così famoso e così ricco di storia”, dice Penello, che dal 2017 è presente anche al traguardo del Giro, dove incide il nome con mano del grande vincitore della gara.

Tra l’altro, nell’officina dove viene realizzata la Coppa senza Frontiere, si occupano anche della produzione della Milano-Sanremo, Milano-Torino, Strade Bianche e del tridente per il vincitore della Tirreno-Adriatico.




Coppa del Giro |  Foto: la stampa


Foto: la stampa

La coppa viaggia con i ciclisti durante il Giro, è presente tutti i giorni sul palco di presentazione delle squadre, e il 28 maggio riceverà il suo possessore a Roma. Se i desideri degli appassionati di ciclismo sloveni si avvereranno, lo possiederà Primož Roglic.

Alcuni recenti vincitori del Giro d’Italia:




Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers), vincitore del Giro d'Italia 2020. |  Foto: Gulliverimage


Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers), vincitore del Giro d’Italia 2020.
Foto: Gulliverimage





Richard Carapaz (Ineos Grenadiers), vincitore del Giro 2019- |  Foto: Gulliverimage


Richard Carapaz (Ineos Grenadiers), vincitore del Giro 2019-
Foto: Gulliverimage





Chris Froome (Ineos Grenadiers), vincitore del Giro 2018. |  Foto: Gulliverimage


Chris Froome (Ineos Grenadiers), vincitore del Giro 2018.
Foto: Gulliverimage




Tom Dumoulin (Sunweb), vincitore del Giro 2017. |  Foto: Gulliverimage


Tom Dumoulin (Sunweb), vincitore del Giro 2017.
Foto: Gulliverimage




Vincenzo Nibali, vincitore del Giro d'Italia nel 2013 e nel 2016. |  Foto: Gulliverimage


Vincenzo Nibali, vincitore del Giro d’Italia nel 2013 e nel 2016.
Foto: Gulliverimage




Nairo Quintana (allora nel team Movistar), vincitore del Giro 2014. |  Foto: Gulliverimage


Nairo Quintana (allora nel team Movistar), vincitore del Giro 2014.
Foto: Gulliverimage

Edoardo Romano

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