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8. maggio 2022, 16:57
La capitale italiana sta affrontando da molti anni un’invasione di cinghiali, che ha causato grattacapi anche ai vertici politici delle autorità cittadine.
Per i romani, da molti anni, i cinghiali causavano mal di testa.
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In un nuovo tentativo di controllare i cinghiali, le autorità romane hanno vietato i picnic e hanno recintato tutti i bidoni della spazzatura. Un nuovo inasprimento delle misure segue la morte di uno dei suini selvatici in cui è stata rilevata la peste suina africana. Sebbene questa malattia virale non sia pericolosa per l’uomo, è molto contagiosa e mortale per i maiali. Nell’ambito delle nuove misure è inoltre vietato avvicinarsi ai cinghiali e nutrire questi animali.
Nel capoluogo e dintorni vivono circa 23.000 cinghiali, soprattutto nei parchi a nord della città. Già la scorsa settimana le autorità hanno intensificato la lotta contro i maiali e ordinato una raccolta più frequente dei rifiuti e recintato alcune aree dei parchi da cui provengono più spesso i maiali tra gli esseri umani.
Già diverse persone, soprattutto donne anziane, sono state attaccate anche dai cinghiali. La scorsa settimana, la madre maiale si è imbattuto in una donna anziana, l’ha buttata a terra e ha cercato di aggredirla. La donna è stata aiutata ad alzarsi in piedi da un motociclista di passaggio, che ha cacciato via il maiale e portato la donna in ospedale.
Poiché hanno paura degli attacchi degli animali, gli anziani accettano un “coprifuoco”: non devono lasciare le loro case dopo le 20:00, perché gli animali sono più attivi in questo momento e le persone che potrebbero cacciare animali o aiutare potenziali vittime sono in la strada sempre meno.
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