200 anno il vecchio castello di Brough Lodge sull’isola fetlarche conta appena 61 residenti, si sviluppa su 16 ettari di terreno, e la proprietà comprende anche una torre e giardini recintati, riporta la BBC.
Ma gli investitori sono avvertiti che dovranno attingere alle proprie tasche per coprire i costi di restauro dell’edificio del 1820. Il Brough Lodge Trust, istituito nel 1998 per preservare l’edificio, chiede all'”imprenditore filantropico” di impegnarsi in progetti. e trasformare il complesso in un resort di lusso.
Secondo i piani del trust, l’edificio esistente sarebbe stato mantenuto, vi sarebbero stati aperti un ristorante e 24 camere e gli ospiti avrebbero potuto, oltre a godere della vista sul Mare del Nord, frequentare corsi di yoga, lavoro a maglia e uncinetto e quindi completamente vivere la tradizione delle Shetland.
Brough Lodge è elencato come edificio di importanza nazionale ed è stato costruito da un commerciante Arturo Nicolson, che ha trovato ispirazione per la sua dimora nell’architettura dei suoi viaggi in Francia, Svizzera e Italia.
Ristrutturazione del castello come opportunità turistica
La villa è vuota dagli anni ’80. annoquando è uscito l’ultimo le signore Nicolson. L’ultima erede della famiglia Nicolson, Oliva Borland, ha trasferito la proprietà della tenuta al Brough Lodge Trust nel 2007 ed è uno degli amministratori. Da quando ha rilevato la proprietà, il fondo gestito da volontari ha già utilizzato più di 500.000 sterline in donazioni per mantenere il complesso e ottenere un nuovo tetto.
Il prezzo di £ 30.000 è significativamente inferiore al prezzo medio di una proprietà in Scozia, che era di £ 195.391 nell’agosto dello scorso anno, secondo le statistiche ufficiali. Ma chiunque voglia seguire i piani del fondo potrà sborsare 12 milioni di sterline non proprio modesti per la ristrutturazione.
“La visione è semplice ma efficace. Secondo i nostri piani, il carattere storico dell’edificio sarebbe pienamente rispettato.” il fondo ha scritto sul suo sito web.
Il fondo prevede di donare i proventi della vendita della villa a corsi di maglieria per bambini, preservando un pezzo fondamentale del patrimonio dell’isola. Il fondo spera inoltre che la ristrutturazione del castello apra l’isola al turismo e crei 14 nuovi posti di lavoro.
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