SDAG ha operato con successo nell’ultimo anno; alla fermata merci alla periferia di Štandrež, il traffico e il numero di camion parcheggiati nel parcheggio sono aumentati. I soci hanno approvato il resoconto delle operazioni dello scorso anno all’assemblea generale tenutasi mercoledì scorso; nel corso dell’incontro è stata modificata anche la denominazione ufficiale della fermata: “autoporto” è diventato “interporto”, il che consentirà alla società SDAG di richiedere sussidi per lo sviluppo dei terminal intermodali sia a livello nazionale che europeo. Il cambio di nome è stato possibile dopo che la società SDAG da tempo è entrata a far parte della UIR – Unione interporti riuniti, che collega terminal e fermate intermodali in tutta Italia.
“Si tratta di un passo importante nella direzione di garantire l’ulteriore sviluppo del nostro terminal, in particolare in previsione dell’approvazione della nuova legge statale, che aggiornerà la normativa sull’esercizio dei terminal intermodali”, sottolinea l’amministratore delegato di SDAG, Giuliano Grendene , il quale sottolinea che le operazioni cargo dell’ultimo anno sono state molto ben fermate. Il trasbordo di merci varie, in particolare generi alimentari e generi alimentari, è aumentato e c’erano anche molti altri camion che si fermavano alla fermata del carico. Grendene sottolinea che è anche molto importante rafforzare la collaborazione con la società Adriafer e il suo direttore esecutivo Maurizio Cociancich, con i quali stanno lavorando per aumentare il trasbordo sui treni.
“Nell’ultimo anno, il trasbordo di cibo e pallet per alimenti è aumentato del 2% rispetto al 2020, mentre il traffico logistico è aumentato del 6%. Abbiamo contato un totale di 81.076 camion nei nostri parcheggi; i loro autisti hanno utilizzato i vari servizi che offriamo”, sottolinea Grendene, spiegando che l’anno scorso il numero di camion è aumentato del diciassette percento rispetto al 2020 e del dieci percento rispetto al 2019.
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