Tesser sul perché ha scelto Trieste e la rinnovata rosa

Attilio Tesser è uno degli allenatori di maggior successo degli ultimi due decenni nel calcio italiano di serie C. Ha ottenuto fino a quattro promozioni in Serie B e in tutte le città dove si è allenato, è ricordato con affetto per i suoi successi sportivi, il rapporto umano con i giocatori e il carattere pacato. Conosciamo molto bene anche Tesser al Trieste, che ha allenato con successo il Triestino due decenni fa (due anni di fila, nelle stagioni 2003/04 e 2004/05). In questi vent’anni ottiene una doppia promozione dalla Serie C alla Serie A sulla panchina del Novara, e ripetute promozioni in Serie B con Cremonese, Pordenone e Modena. Ha anche allenato il Modena la scorsa stagione, quando ha conquistato un solido decimo posto in B-League. Tesser e Modena però si separano e il 65enne tecnico del Montebelluna trova subito un nuovo incarico, firmando un biennale con la nuova dirigenza della Triestina. Abbiamo parlato con Tesser dopo l’amichevole contro la Pro Gorizia, vinta 6-1 dalla Triestina, e l’esperto allenatore ci ha innanzitutto spiegato perché ha deciso di tornare alla Triestina:

“So che due decadi sono tanti nella vita ordinaria, ancor di più nel calcio, ma ho notato subito che l’atmosfera intorno alla squadra, l’amore dei tifosi per la Triestina, non è cambiato nulla. Anche quando sono arrivato a Trieste come un avversario, ho notato che i tifosi erano ancora ‘veri’, sperano sinceramente che la Triestina possa ancora progredire, almeno in serie B. Sono quindi tornato a Trieste perché è lì che ho iniziato la mia vera carriera professionale come allenatore . E qui ho trascorso due anni molto belli. La città è bellissima, la squadra prestigiosa, quindi Trieste è stata la mia prima scelta. , ho ricevuto a malapena un’offerta. Non avevo ancora conosciuto i nuovi proprietari del club, quindi la decisione è stata motivata dalla conoscenza della città, dei tifosi e della storia del club. Posso dire che sono sicuro che il cuore ha influenzato la decisione più del cervello. Sono davvero felice di essere di nuovo qui”.

Come stanno andando i preparativi?

Penso che il bilancio sia positivo. Non posso assolutamente lamentarmi del lavoro dei ragazzi. La squadra è quasi interamente rinnovata. Ci sono molti volti nuovi e molti di loro vengono dall’estero e quindi devono abituarsi al sistema di lavoro italiano. Posso onestamente dire che ero un po’ preoccupato, ma tutti si sono rimboccati le maniche e stanno cercando di seguire le indicazioni del mister. Posso citare il centrocampista El Azrak Rayan, che cerca di concentrarsi molto di più sulla “parte difensiva sporca” del gioco. Una nota positiva, ci sono stati solo lievi infortuni muscolari senza complicazioni importanti, quindi ho potuto allenarmi quasi sempre con tutti i giocatori disponibili. Alcuni giovani attori si sono uniti a noi durante i preparativi. Vedremo se verranno presi in considerazione per la prima squadra. Tra loro anche il giovane calciatore sloveno, classe 2006, Mladen Mutavčić.

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Edoardo Romano

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