Hanno preso a calci una capra a una festa e hanno pubblicato tutto sui social media.

L’Italia scossa dal video scioccante della festa in una fattoria ad Anagni. Inesorabilmente e britaglia un pizzico di simpatia sei una capra che pascolava nella proprietà di Anagna (comune di Frosinone in provincia del Lazio nel centro Italia) ed era abituato alla presenza umana e alle visite dei familiari, preso a calci finché non l’hanno uccisa. La capra indifesa è stata picchiata a morte da un giovane, uno degli invitati alla festa, e le immagini sono simili ‘trofeo divertente’ condiviso sui social network.

Nel primo video pubblicato sui social possiamo vedere uno dei ragazzi che lo è corri a dare un calcio in testa all’animale, abbattilo e ripeti la scena finché non viene ucciso. Possiamo sentirlo il gruppo ride e lo esorta a continuare a prendere a calci la capra, finché lei, torturata dalla violenza, morì. In un altro video si vedono due ragazzi, uno dei quali la prende a calci, la porta su una sedia a rotelle e poi la lancia dal muro.

Accettata l’indagine sulla crudeltà sugli animali Dundici giovani, di cui cinque minorenni. Oltre ai torturatori, nelle indagini ci sono amici che hanno gridato: “Dai, continua ad andare… più forte!”, chi sarà ritenuto responsabile di istigazione a delinquere.

Sono scesi in piazza Cavour ieri pomeriggio i rappresentanti di diverse associazioni animaliste. Con loro portavano dei…

Pubblicato da Comune di Frosinone egli Domenica 3 settembre 2023

Durante questo periodo si organizzarono anche attivisti per i diritti degli animali; il tuo l’iniziativa per la divulgazione pubblica dei nomi di tutti coloro che hanno partecipato alla torturahanno nominato “Niente più nomi”. “Nessuno va in prigione per crimini contro gli animali perché le pene sono troppo basse. Poiché non esiste lo Stato, vogliamo che tutti sappiano chi è responsabile. Poiché lo Stato non punisce adeguatamente, il pilastro pubblico ha ragione. Tutti dovrebbero sapere i nomi e i cognomi, ” ha detto l’attivista a Repubblica Enrico Rizzi, che ha organizzato una protesta contro la crudeltà sugli animali ad Anagni.

Tra più di 50 ospiti erano anche figli di politici e alti funzionari pubblici. Inoltre, uno dei due minorenni denunciati dai carabinieri alla procura dei minorenni per il reato di crudeltà verso gli animali è figlio di un agente di polizia. Nel frattempo, genitori e avvocati stanno lottando per impedire la divulgazione pubblica dei nomi degli autori del reato, temendo uno scontro pubblico con loro.

Joachim Femi

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