Sai cosa succede quando noi “boomers” proviamo a registrarci per un’applicazione online ma falliamo. Pensiamo che siamo troppo stupidi. Che non capiamo bene i computer, non che il sito non sia facile da usare. Allo stesso modo, si potrebbe pensare che non si sapesse abbastanza del basket quando è apparso in nazionale, ma dopo aver chiesto alle persone più informate, si è scoperto che anche per loro era un fenomeno incomprensibile. Oggi lo conosciamo tutti. Il re del VAR.
Ma la partita non c’è stata, ma la partita, come ha potuto sottolineare l’allenatore degli allenatori del primo rinascimento del calcio sloveno, è la più importante. Se hai un gioco, potresti perdere, ma sai che sei sulla strada giusta. Lo ha detto il tecnico serbo Pešić dopo la vittoria contro il Canada. Già agli Europei dello scorso anno la squadra aveva lavorato bene, ma contro l’Italia ha avuto solo dieci minuti brutti. Anche agli Europei non abbiamo fatto bene.
Sabato nella finale dei Mondiali la Slovenia affronterà l’Italia e la quota di scommessa di 1,65 è ancora una volta fortemente a nostro favore, mentre quella di 2,15 è a favore degli italiani. Non ci battono dal 2006, il che va a loro favore e vale almeno una scommessa di “contro handicap” sul fatto che se perdono di nuovo, non perderanno più delle differenze previste. Nulla sembra certo nemmeno nelle restanti quattro partite. Tutti possono sorprendere, Lettonia e Lituania comprese, ma se manca un’ultima partita per tentare il pareggio, allora USA-Canada sembra la finale tra serbi e tedeschi. Quando si parla di prestazioni al tiro individuale, questo è il campionato in cui il centro serbo Nikola Milutinov non ha mai deluso. Almeno lotta per il canestro, confutando la tesi secondo cui i centri classici sono un fenomeno passeggero nel basket moderno. Immaginiamo un uomo simile nella Costituzione slovena. Tutto sarebbe diverso.
“Comunicatore freelance. Praticante web hardcore. Imprenditore. Studente totale. Ninja della birra.”