Come rileva La Gauche, l’80° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Rab e della capitolazione dell’Italia fascista rappresenta un’occasione per rilanciare il dibattito sulla visione italiana della storia del passato e sulla quale atteggiamento avrà la Slovenia a riguardo?Tašner Vatovec ha rivolto quindi un’interrogazione parlamentare al Ministero degli Affari Esteri sulle relazioni internazionali, il revisionismo italiano e la commemorazione di Rab, alla quale era invitato il presidente italiano, il quale però si è rifiutato di partecipare all’evento.

“Dopo la vittoria elettorale della destra radicale guidata da Giorgio Meloni Voi in Italia il revisionismo storico, molto indulgente nei confronti del fascismo, è ancora più forte, alla politica imperialista italiana e alla persecuzione degli sloveni e dei croati. Le interpretazioni distorte della storia e la riabilitazione dell’imperialismo e del fascismo non sono altro che un mezzo per cambiare il discorso pubblico e la realtà politica oggi. » ne sono convinti a Levica, dove aggiungono che questa visione è già radicata in Italia, e secondo Tašner Vatovac sta già assumendo il carattere di un’ideologia ufficiale, alla quale la Slovenia non si oppone risolutamente.

Immediatamente prima dell’80esimo compleanno, il deputato lo sottolinea in modo particolare “La liberazione del campo fascista di Kompor na Rab è ancora un tema di attualità per la consapevolezza dell’importanza della storia e che cosa abbiamo imparato dai tragici eventi del passato“.

“Sono in tempi come questo tendenze particolarmente preoccupanti alla revisione della storia e soprattutto tentativi di giustificare i crimini commessi. La Repubblica Italiana coltiva fortemente tale atteggiamento, che esagera gli eventi del dopoguerra nell’Istria jugoslava a tal punto da descriverli come “etnocidio”, relativizzando così le atrocità fasciste. Come Primorski, trovo difficile comprendere la persistenza del relativismo e revisionismo ufficiale di Stato in Italia e in Italia mancanza di una più rapida ed efficace istituzione della reciprocitàche derivano da numerosi accordi del dopoguerra tra i due paesi,” Anche Tašner Vatovec mette in guardia.