AMP – NUOVA TRAGEDIA SUL LAVORO Morto un operaio in una cava

Un operaio è morto oggi in una cava nel comune di Treviso dall’Italiainnescando una triste tendenza di morti sul lavoro di lavoratori italiani.

Un dipendente è morto questa mattina in un incidente a Spresijan, nel trevigiano, nella cava locale dell’azienda “Kancijan Inerti”, che produce materiali da costruzione. Lo riferisce l’agenzia Ansa.

Sul luogo dell’incidente sono accorsi tutti i servizi di soccorso, dai vigili del fuoco alla polizia fino all’ambulanza, ma non hanno potuto fare nulla per l’operaio ferito.

In Italia la serie degli infortuni sul lavoro non si ferma

Venerdì sono morti due operai, ma uno di loro è in condizioni critiche, mentre un uomo di 60 anni è rimasto ucciso in un incidente in un cantiere edile in provincia di Abruzzo e un agricoltore di 24 anni è stato investito da un trattore che stava guidando nei pressi della località di Latina, a sud di Rima.

Lo stesso giorno, nei pressi di Pavia, un operaio caduto da un ponte alto 10 metri è stato trasferito in ospedale in condizioni critiche. Prima ancora, intorno ad agosto, a Brandic, vicino a Torino, cinque addetti alla manutenzione ferroviaria erano rimasti uccisi da un treno. Nel corso di quest’anno, in Italia, quasi mille lavoratori sono morti di fame sul posto di lavoro, secondo il rapporto dell’organismo che vigila sulle condizioni di lavoro e sulla sicurezza sul lavoro.

Un’ondata di morti accidentali sul posto di lavoro ha spinto il governo a prendere provvedimenti per verificare se gli incidenti continuano a verificarsi. I sindacati affermano che oggi ogni giorno un lavoratore muore sul posto di lavoro. La morte di un operaio che lavorava su una macchina per tessere al Castello di Partu il 3 maggio 2021 è stato il primo caso che ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica e ha spinto le autorità ad agire, anche se le misure adottate finora si sono rivelate per lo più inefficaci.

L’Istituto nazionale di previdenza contro gli infortuni e le malattie professionali (INAIL) ha annunciato all’inizio di questo mese che tra gennaio e luglio di quest’anno erano stati registrati 559 infortuni mortali sul lavoro. «Si tratta di un calo dell’1,8 per cento rispetto ai 569 registrati nei primi sette mesi del 2022», si legge nel rapporto Inail, già riportato dall’agenzia Ansa.

Si aggiunge che nei primi sette mesi del 2023 sono stati denunciati complessivamente 344.897 infortuni sul lavoro, in diminuzione del 21,9 per cento rispetto ai 441.451 registrati tra gennaio e luglio dello scorso anno.

Il rapporto afferma che nel 2024 si sono verificati 430 incidenti mortali sul lavoro, mentre 129 nel percorso verso il lavoro.

Giuliano Presutti

"Tipico pensatore. Impenitente alcolista. Fanatico di Internet. Difensore della cultura pop. Drogato di TV."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *