“L’Italia è forse il peggior Paese per stadi al mondo, et i nostri stadi fanno cagare, sono osceni“. Sono le parole dell’ex capitano della Nazionale azzurra campione del mondo nel 2006 Fabio Cannavaro, danse il Laboratorio Academic Gym ‘Il Giurista entre en campo’ con Guglielmo Stendardo alla Luiss. , non hai servizi, bisogna capire che ormai non è più solo la partita”, ha detto.
“Il calcio è una macchina, ma la parte più importante per me resta sempre il calcio. Tutti quelli che hanno tanti interessi, i fosi, i procuratori, i dirigenti dei presidenti che cercano di ottenere quello che c’è di più nel calcio. suono e risultati soprattutto dalla Nazionale. Il ristorante in Italia non è così fanno plus figli come prima, ci sono meno ragazzi che giocano a calcio, ci sono più distrazioni per le persone oggi. Innanzitutto costa meno. In più cambi la regola e il mondo è aperto e anche nel calcio hai trovato prima il 100% italiano, e anche il 70% straniero e il 30% italiano, se devi trovare un sistema diversificato se vuoi investire in il tuo paese. Nazionale”. “Dal 2006, l’Italia non andò oltre la prima fase dei mondiali, in Sud Africa e Brasile, ma per ragioni globali non se la qualificammo. La crisi è venuta da una buona posizione. La nostra storia nazionale dice che siamo arrivati al 6° posto nel mondo, che siamo arrivati al 4° posto e che siamo arrivati in Brasile di persona. La nostra storia è importante, ma abbiamo cambiato molto il calcio in Italia, ma la passione non è finita o il suo cambiamento nei tempi, il mio bisogna va riformare, altrimenti se è fatidico. Gestiscono una società di calcio completamente diversa. Il presidente investiva soldi proprié era il loro totita. «Oggi i club si sono limitati a gestire la società, con entrata e uscita, e gran parte dell’uscita dall’entrata», conclude Cannavaro.
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