Il primo ministro italiano Giorgia Meloni è stato il bersaglio di due scherzi telefonici russi, uno dei quali si spacciava per presidente della Commissione dell’Unione Africana. La Meloni, ignara del fatto che non ci fossero politici africani dall’altra parte del filo, ha detto di avere alcune idee in serbo su come andare avanti dopo la guerra in Ucraina.
Secondo i media italiani si tratta di attori russi Vladimir Kuznetsov E Alexei Stolyarov, conosciuti anche come Vovan e Lexus hanno scelto una nuova vittima. Dopo averci provato nel 2011 con il pretesto che al telefono c’era il vice primo ministro russo Arkady Dvorkovichper convincere l’allora presidente della Commissione elettorale russa Vladimir Churovche l’allora presidente russo intendeva licenziarlo, al fatto che chiamarono il presidente turco Recep Erdogan e si è atteggiato a politico ucraino Pietro Porošenko E Arseniy Yatsenyuk i due comici sceglievano per le loro battute personaggi sempre più in vista della scena politica.
Questa volta è stato attaccato il primo ministro italiano. In una conversazione telefonica con i comici il 18 settembre, la Meloni ha detto che la guerra in Ucraina è stata “molto faticosa” e che aveva idee su come finirla. Il fatto che i due comici abbiano ingannato il primo ministro italiano è stato confermato anche dal suo ufficio. Voxan e Lexus sono chiaramente filo-russi, secondo il Guardian, e sono stati anche accusati di avere legami con i servizi segreti russi, anche se non esiste alcuna prova di ciò.
“La controffensiva ucraina non sta andando come previsto”, Lo ha detto la Meloni in una conversazione telefonica, e la registrazione è stata pubblicata sul sito canadese Rumble. “La controffensiva non ha cambiato le sorti del conflitto, e tutti sono consapevoli che potrà durare anni se non troviamo una soluzione. Gli ucraini stanno facendo quello che devono e noi stiamo cercando di aiutarli”.
Melonieva ha anche commentato la situazione in cui è stata presa di mira dai comici russi. Ha detto che i russi l’hanno presa di mira in un momento critico mentre cercava di rafforzare le relazioni con i leader africani, in particolare a causa del crescente numero di navi migranti che salpano verso le coste italiane. Quest’ultimo aspetto lo ha sottolineato anche nel corso di una conversazione telefonica, che purtroppo non è arrivata ai leader africani.
“L’Europa crede da tempo di poter risolvere il problema limitandolo all’Italia. Non capisce che ciò è impossibile, perché la portata di questo fenomeno è tale da coinvolgere non solo l’Ue, ma, secondo me, anche” Opinione pubblica, ONU. Il problema è che agli altri non interessa e tutti concordano sul fatto che l’Italia debba risolvere questo problema da sola. “
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