A Capodistria sono state presentate accuse penali contro tre presunti truffatori. Come annunciato da PU Koper si tratta di un trio sloveno e italiano. Le vittime sono state convinte a collaborare ad affari che hanno portato loro in territorio italiano ingenti somme di denaro, che i truffatori avrebbero dovuto restituire sotto forma di banconote di piccolo taglio. I truffatori non hanno mai restituito il denaro e hanno così ottenuto dalle vittime più di 100.000 euro.
Con l’aiuto della polizia italiana, gli esperti criminali del settore della polizia criminale dell’amministrazione di polizia (PU) di Capodistria hanno scoperto che almeno tre sospettati, uno sloveno e due italiani, avevano frodato alle vittime più di 100.000 euro. In particolare, lo hanno fatto promettendo di scambiare ingenti somme di denaro, che non sono mai state restituite alle vittime.
Nel corso dei mesi di indagini di polizia sui sospetti di diversi atti criminali, i criminali di Capodistria hanno scambiato informazioni utili anche con la polizia italiana.
Hanno scoperto che un uomo sloveno di 40 anni e due uomini italiani, di 52 e 31 anni, si erano uniti per truffare in modi diversi. Hanno anche contattato diverse vittime slovene rispondendo ad annunci privati che offrivano autoveicoli più costosi.
Con il pretesto della cooperazione commerciale gli autori del reato hanno indotto le vittime ad accettare di scambiare banconote di valore maggiore con banconote di taglio inferiore. I defraudati consegnavano loro ingenti somme di denaro in Italia, a proprio danno, ma gli indagati non le scambiavano né le restituivano nonostante le loro ripetute promesse.
PU Koper continua a raccogliere informazioni e prove su altri crimini simili e ad individuare possibili ulteriori crimini di questo tipo. Si raccomanda ai cittadini di agire con cautela e di tutelarsi in caso di possibili contatti con stranieri che offrono analoga “reciproca collaborazione”.
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