L’Italia estenderà il controllo dei suoi confini con la Slovenia fino al 2024



Il controllo delle frontiere tra Italia e Slovenia è stato abolito nel 2007 dopo l’ingresso della Slovenia nell’area Schengen. Foto: EPA

Sabato l’Italia ha ripristinato i controlli di polizia SU confine con la Slovenia per dieci giorni, perché, come hanno spiegato a Roma, dopo l’attentato di Hamas SU Israele e gli attacchi di autoproclamati estremisti islamici in Francia e Belgio hanno aumentato la minaccia di violenza all’interno dell’Unione europea.

“Misurare, limite SU i primi dieci giorni, NO basterà” Egli ha detto Piantedosi SU audizione presso la commissione parlamentare per il controllo dell’accordo di Schengen ed ha aggiunto che l’Italia è consapevole dell’importanza della libera circolazione dei cittadini europei all’interno dell’area Schengen e che la consentirà nel più breve tempo possibile. “Abbiamo deciso di introdurre il controllo come misura di ultima istanza”, Egli ha detto.

Ha inoltre spiegato ai parlamentari che fino a lunedì erano state controllate 3.142 persone e 1.555 veicoli e che durante il controllo sono stati scoperti 66 rifugiati clandestini e due persone arrestate, tra cui una sospettata di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Come ha anche affermato, nel 2024 circa 16.000 persone hanno attraversato il confine orientale con l’Italia.

Incontro con un collega sloveno e croato

Anche il ministro dell’Interno italiano ha annunciato la sua partecipazione SU incontro con i colleghi sloveni e croati, Boštjan Poklukar E Davor Bozinovicche si svolgerà il 2 a novembre a Trieste.

Durante l’incontro si parlerà della reintroduzione della sorveglianza e di come minimizzarne l’impatto. SU cittadini dei tre paesi citati che attraversano quotidianamente la frontiera. Dopo che l’Italia ha annunciato il controllo la scorsa settimana, anche la Slovenia ha iniziato ad attuarlo sabato. SU confina con Croazia e Ungheria.

Secondo il ministro, l’Italia ha anche rafforzato il controllo antiterrorismo SU confine marittimo, dove quest’anno si è registrato un aumento significativo dell’arrivo di rifugiati dal Nord Africa. Questo è quello che è successo quest’anno SU sbarcò sulle coste italiane più di 141.000 disertori, rispetto ai 79.000 dello stesso periodo dell’anno scorso.

Joachim Femi

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