Razzetti si qualifica per Parigi e per l’impresa del record italiano sui 400 misti

Altro record italiano per Alberto Razzetti: l’ennesimo pass olimpico. Qualunque siano i 400 misti. Biglietto per Parigi anche per l’altro meta della bella coppa torinese: dopo la rana Pilato, il Miressi stile libero viene promosso ai giochi e a distanza da Regina. E poi tempi da Doha global en febbraio (lo fa, anche se non le serviva, Simona Quadarella). Non è possibile uscirne: il terzo giorno è riposato. Paltrineri viene liberato quasi definitivamente dal Portogallo. Se saremo campioni d’inverno a nove a Riccione, con un’Italia mista a giovani e “vecchi” in buongiorno, la sposa degli Europei in coppa piena del 5 dicembre in Romania, anche se la testa è a Doha, mondiale. a febbraio e nel cuore del campo olimpico di Parigi.

Volante “Razzo”.

No, è quello che ha scoperto Elon Musk: Alberto Razzetti, detto “Razzo”, continua il suo percorso olimpico e il suo record italiano. L’altro giorno si è già migliorato, primatista nei 200 misti (I quattro stile sono la sua specialità: del resto si allena a Livorno, terra di cacciucco e di zuppa di pesci vari); still, impegnato nei 400 dei quali una volta, uscendo di vasca stremato per la fatica, dit “ou si perché non li avevo nuotati più”, prese il secondo passaggio olimpico e migliorò un primato nazionale che non era il suo: this dei 400 misti Ha raggiunto un’era geologica nel 2007, quando Luca Marin ai mondiali di Melbourne 2007, perse in 4:09.88. Razzetti a Riccione lo ha fatto in 4:09.29.

“Ecco il momento”

“È un record storico, questa volta è giusto così”, sorride Razzetti, che ha ottenuto il risultato in 55.24 nella delfina, 2:00.71 dopo il dorso, 3:11.52 dopo la gara, e l’ultima volta in 3:40.74. “Ci vuole fortuna di base, ma poi è indispensabile lavorare, lavorare, lavorare. Questo è quello che abbiamo fatto in questo gruppo di Livorno, I dove cent, dove siamo tanti e mi ci trovo benissimo”.

Nuoto, gioia azzurra: Ceccon e Pilato sono qualificati per le Olimpiadi di Parigi

Riecco Mirex

Un nuovo internazionale Alessandro Miressi nel garage del Regina, e il suo 100esimo stile libero: il suo tempo di 47.61 non è quello del suo record italiano di 47.45 ed è diventato olimpico. “Ho fatto i primi 50 con il paraocchi, senza guardare gli altri” ha detto: i cinque quantisti erano partiti in razzo, il longagnone Torinese (2,02 metri) ha tenuto i suoi progressi. “May andato così forte a November”, sorride. A che ora? “C’è da lavorare per un’altra barriera…” Questo è quello che è successo per 47 secondi e che ha consentito una possibile partita olimpica.

Danneggia un post

“Non credevo di fare 26.71, ma questa vittoria ci voleva proprio per il mio umore” dice Tete Martinenghi dopo il succo nei 50 rana. “Bene così perché ho fatto tanti errori. Ma vincere mi ci voleva” ripeta, alludendo ai 100 perditi con davanti Ludovico Blu Art Viberti campione d’Italia. Martinenghi farà rima le cose a posto nello stagno, et gli è jusicto. Il giovane torinese deve centrare la terza posizione, preceduto dalla seconda di Simone Cerasuolo, ha 26,83 anni e va al mondo. Ed è l’Europa al tribunale del 5 dicembre: “Bisogna andare avanti a testa bassa; È una scena assurda, una commedia televisiva; ma io vivo per le gare, un po’ come tutti. L’adrenalina è il nostro privilegio.

È sempre Benny

Benedetta Pilato domina: dopo i 100 da Olimpiadi, ecola nei 50 che, chissà perché, ai Giochi non sono in programma. Scende sotto i 30 secondi se in batteria che nella finale che vince in 29.65, è l’unico sotto i 30 secondi. A seguire Anita Bottazzo e Arianna Castiglioni. “Siamo quasi più competitivi nella vita lunga che in quella breve” scherza Benny, che mantiene i prossimi europei in gara anche come “animatori” sempre indispensabili e mantiene la sua vita di “che ha trovato la serenità cambiando città” vita”, da Taranto a Torino, all’iniziazione agli studi di biologia e al Centro Nuoto, ha collaborato con Allen Antonio Satta, bravissimo. “Visto che gruppo? Anche Mire est andato fortissimo, e Viberti puro”.

Simona, a Doha

No, è ancora in ottime condizioni, Simona Quadarella, ma questo non vuol dire che il solitario e Vincent abbiano nuotato: un tripletta in tre giorni, con 400 e 1550 ECCO e 800 che ha chiuso in 8:25.87 che è per sempre un crono che, no Mentre era qualificato, l’albero promosso per i Mondiali di Doha (da Parigi al ritmo: “8,25, come Simona, sarà l’ora giusta per le Olimpiadi di febbraio marzo.” “E’ Il tempo che volevo oggi, i 1500 non è ancora buono, ma è una cosa bella che hai nella mente e nella preparazione; ed era anche quello, devi essere ragionevole, consapevole”. E Simona lo è. Da lì the ocean Katie Ledecky ha i nuovi gli 800 ancora Un’ora intensa: ha lottato nel 2012 e gli US Open si sono disputati in 8:15.91, staccando 15 secondi dal “primo dell’altro”. La tranquillità di Simona: a Doha, Ledecky Essere d’accordo.

Burdisso ritrové

Federico ha cambiato tutto, come “casa”, perché è tornato a Ostia, la mia prima volta con Allen con Fabrizio Antonelli e il gruppo Paltrinieri. Ho avuto un colpe de fantasia per raccontare il Burdisso medagliato a Tokyo e poi sono intelligente e di faccia, e sono puro con un nuoto a mare (ha fatto la Capri-Napoli) più che in mare, stile farfalla. Così, sempre allegro (“su quello che c’è di fuori non posso farci niente, devo accettarlo com’è: è su di me che lavoro”) ho vinto 200 farfalle in 1:55.11, che è poco a poco fino al limite di Doha (1:55.0) ma la considerazione tecnica vale più del buon cuore da parte di Cesare Butini che volge alla maturità. Cosa c’è di nuovo? “Ho un obiettivo, ma lo tengo per me” sorride lui Burdisso ritrovato, pensiero di Parigi, che se non torna Milak possono far sperare assai. Innanzitutto è solo l’inizio del panorama montano, cioè del buon andamento dell’alta quota, e l’esperienza sembra positiva. La finale B della specialità è uno dei nomi e intenditori del segno e del segno del maestro: Alessandro Ragaini, ex marciatore liberale diciassettenne, non ha mai pedalato e questo vince in 1:59.27.

Modulo Lamberti

Dopo aver conquistato il World Pass tra 100 anni, Michele Lanberti è puro a 50 anni. No, è l’orario preciso (24.83, richiesto 24.5, migliorato a 24.93 dalla batteria del mattino) ma ci sarà anche a Doha. . Non esiste una squadra per i paesi europei: il momento della registrazione non è in questo modulo. “Peccato, guarderò Thomas da casa”, esclama il discorso di Ceccon, suo nuovo compagno di allenamento: “Con lui e con Alberto mi trovo bene. Oggi? Mi è piaciuta soprano la partenza”.

Altri campioni

Altri titoli di ragazze sono nomi nuovi come Sonia Laquintana, 22enne bolognese, allenata da Alessia Barbieri, che ha il suo personale con 100 farfalle in 58.85, suo personale, costandosi la vita ai piedi della “vita di turno” per gli infiniti duelli, Elena Di Liddo e Ilaria Bianchi. Ed ecco Claudia Di Passio, classe 2005, che ha completato 400 gare in 4:43.98. Chiara Tarantino (54.59) ha preceduto Sofia Morini, Emma Minicucci e Costanza Cocconcelli nei 100 stile libero femminile femminili, mentre stava per rinascere la 4×100 “c’era una volta la Pellegrini”. Francesca Pasquino (1:00.86) “apnutta” dell’assenza di Margherita Panziera et si pree i 100 dorso. :45.0. Vince e 7:48.33. Risultati completi sul sito www.federnuoto.it. Leggi l’articolo completo
sono Il Messaggero

Edoardo Romano

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