La Commissione Europea, il Parlamento Europeo e il Consiglio dell’UE, in cui sono rappresentati gli Stati membri, stanno attualmente discutendo su come l’UE dovrebbe definire se stessa in questa nuova area in rapido sviluppo.
A giugno il Parlamento europeo ha approvato il punto di partenza dei negoziati sulla legge sull’intelligenza artificiale, nella quale chiede un controllo più rigoroso su di essa. Le regole che governeranno l’intelligenza artificiale si baserebbero sul livello di rischio, che dipenderebbe anche dagli obblighi di fornitori e utenti.
Allo stesso tempo, il Parlamento ha proposto un codice di condotta che inizialmente sarebbe vincolante solo per i grandi fornitori di intelligenza artificiale, soprattutto americani.
I governi di Berlino, Parigi e Roma, tuttavia, ritengono che dare un vantaggio competitivo ai piccoli fornitori europei potrebbe avere un effetto negativo, poiché potrebbe portare ad una diminuzione della fiducia nella sicurezza di questi fornitori e, quindi, ad una riduzione della numero di utenti. . Le regole di condotta e di trasparenza devono quindi essere vincolanti per tutti, si legge nel documento.
Secondo la Reuters, inizialmente non verrebbero imposte sanzioni, ma in caso di violazione del codice di condotta verrà istituito un sistema di sanzioni.
Le ministère allemand de l’Économie, en charge de cette question avec le ministère du Numérique, estime que les lois et le contrôle de l’État ne devraient pas réglementer l’intelligence artificielle elle-même, mais son utilisation, ajoute-t- egli. Reuters.
I paesi di tutto il mondo stanno cercando di sfruttare i vantaggi economici dell’intelligenza artificiale, ma stanno anche pensando alla sua sicurezza.
La Gran Bretagna ha ospitato il primo vertice mondiale sull’intelligenza artificiale all’inizio di questo mese, riconoscendo che l’area necessita di monitoraggio. Le discussioni sono state accompagnate da inviti ad agire immediatamente, poiché è necessario tenere il passo con il rapido sviluppo di questa tecnologia.
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