Le vittime del terremoto saranno ricordate in Italia

Roma – Un anno fa l’Italia centrale fu colpita da un potente terremoto di magnitudo 6,2, nel quale persero la vita 299 persone e 65.000 rimasero senza casa. A 3h36 du matin, lorsque le sol a tremblé pour la première fois l’année dernière, les cloches de l’église ont sonné aujourd’hui, pour chacune des 249 victimes de cette ville et d’Accumoli voisine, la cloche a sonné une ora. Allo stesso tempo vengono letti anche i nomi di tutte le vittime.

La memoria delle vittime è stata onorata ieri sera ad Amatrice con una fiaccolata silenziosa attraverso la cittadina ancora distrutta e una cerimonia durata due ore sotto un grande tendone nel campo sportivo cittadino, alla presenza di parenti e amici delle vittime. Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi in questa occasione ha scoperto da questi luoghi un monumento alle vittime sotto forma di un’antica moneta, Fidelis Amatrix, riferiscono agenzie di stampa straniere.

In occasione dell’anniversario del terremoto, oggi nella cittadina di montagna si è tenuta una messa alla presenza, tra gli altri, del Primo Ministro italiano. Paolo Gentiloni e il sindaco di Roma Virginia Raggi. La messa è stata celebrata dal Vescovo di Rieti Domenico Pompili, il quale sottolineava che Amatrice sarebbe risorta dalle rovine. “Dopo ogni notte arriva un giorno, questo è ciò che speriamo”, ha sottolineato. Ha aggiunto che restaurare il luogo è possibile, ma non sarà mai più come prima del terremoto.

Nel tardo pomeriggio si terrà anche una messa per tutte le vittime del terremoto di Arquata del Tronto, anch’essa distrutta dal sisma del 24 agosto dello scorso anno.

Nell’anniversario del terremoto, la Croce Rossa Italiana ha invitato gli italiani a osservare il silenzio 24 ore su 24 sui social media con l’hashtag #InSilenzio.

Il 24 agosto 2016 la terra tremò violentemente nel centro Italia. Il sisma è stato avvertito fino a Napoli e ha colpito 130 località nelle regioni italiane di Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche. Il terremoto è stato avvertito anche in Slovenia.

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La zona sismica attraverso l’obiettivo del fotografo di Del

I paesi di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto sembravano essere stati bombardati dopo il terremoto, il terreno tremò fino quasi a livellarli. Il danno è stato ulteriormente aggravato dalle numerose scosse di assestamento e terremoti che hanno scosso la regione lo scorso anno e all’inizio di quest’anno. Il sisma ha causato danni complessivi per 23 miliardi di euro nel Centro Italia.

La ripresa (troppo) lenta

In molti luoghi rimangono ancora oggi le rovine, suscitando critiche diffuse da parte del pubblico italiano e proteste tra i locali disperati. Secondo Legambiente, nelle 60 località colpite dal sisma, si trovano ancora quasi 2,7 milioni di tonnellate di macerie, di cui finora è stato rimosso solo l’8,5%.

La Restaurazione dell’Amatoriale. Foto: Filippo Monteforte/AFP

Primo Ministro italiano Paolo Gentiloni ha riconosciuto questa settimana che la ricostruzione dell’area colpita dal terremoto non stava procedendo abbastanza velocemente e ha promesso di intensificare gli sforzi di ricostruzione post-terremoto. Ha inoltre assicurato che gli scolari della zona colpita potranno tornare a scuola il 1° settembre.

Gli esperti stimano che ci vorranno almeno dieci anni per ricostruire i luoghi distrutti. Ad Amatrice rimasero 1.400 dei 2.600 ex abitanti. Finora sono state costruite 200 case prefabbricate e altre 200 dovrebbero essere consegnate alla città entro la fine di agosto. I grandi magazzini e alcuni negozi sono di nuovo aperti.

Giuliano Presutti

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