La città è ricca di radici antiche, ma è entrata nella storia soprattutto a causa dell’episodio medievale, dove per meno di un secolo divenne completamente Arabo. Come è successo E cosa hanno lasciato gli arabi?
Lucera è uno di quei paesi del sud Italia che ha già tutto, non resta che asfaltarlo. Qui sorge un anfiteatro più antico del Colosseo romano. Ma la svolta avvenne nel XIII secolo, quando la città divenne musulmana. Acanto le foglie ci conducono alla pensione omonima in un antico palazzo, dove vive uno storico dell’arte Antonio Petron.
“Quando Federico II di Svevia divenne sovrano della Sicilia E in tutto il Sud Italia dovette risolvere due problemi. Ne aveva uno vecchio su un lato Lucero, che rimase senza abitanti e i campi circostanti furono trascurati. D’altro canto ebbe problemi in Sicilia con i musulmani, che erano rimasti lì dai secoli precedenti e non si integravano nella società. E stavano causando problemi. Così, a partire dal 1220, deportò a più riprese i Saraceni siciliani. Lucero. Parliamo di 20mila persone” spiegare Petron.
Da allora in città si parlò solo l’arabo.
“Federico II li usava come speciale gruppo armato nelle loro guerre in Italia. Naturalmente non tutti erano soldati. Negli anni senza guerra erano principalmente agricoltori. Accanto al Castello Friderik, qui a Erba medica hanno anche creato una sorta di zoo. Qui avevano leopardi del canile maltese, cammelli, dromedari, giraffe. E SINISTRA. Tutto questo viveva qui nel serraglio,” un vero filosofo E storico di Erba medica Raffaele di Lunga vita.
“Al tempo di Federico II. E suo figlio Manfredi era la città completamente Arabo. C’erano gli harem E eunuchi. Il punto doveva essere vero affascinante,” lui dice Petron.
Sarà Erba medica ha dato nuova vita al turismo?
Ma nel 1266 lo fecero Hohenstaufen perduto l’Italia meridionale. Entrano i nuovi leader, gli Angioini francesi Erba medica costruì una nuova fortezza più grande. Alcuni decenni dopo, metà degli arabi furono venduti come schiavi, gli altri furono infine assimilati, di loro proprietà saccheggiato.
“Rimangono pochissime vestigia del periodo saraceno. La statua è conservata nel museo Mori testa con riccioli E una ferita sulle labbra che è molto bella. Ci sono anche molti giardini interni in giro per la città, nascosti dietro le mura del palazzo, che molto probabilmente costituiscono il patrimonio architettonico arabo. C’è anche il campanile della cattedrale, che si ritiene sia un antico minareto. Nel 1300 (secondo fonti storiche), nel campanile fu installata una campana, ancor prima della costruzione della cattedrale: per questo molti credono che il campanile esistesse già prima della costruzione della cattedrale. E che doveva essere un minareto,” spiegare Petron.
SÌ Lunga vita pertanto: “Lucera, nel corso della sua storia, ha sempre mantenuto con orgoglio questo carattere multietnico. Ha sempre saputo aprirsi agli altri. E non mi riferisco solo agli italiani, ma anche a chi viene da fuori.”
E oggi? La produzione dei mattoni utilizzati per costruire i palazzi della città è in declino. Il grano continua a crescere ovunque. Si scopre che Lucera sta scoprendo anche il turismo.
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