L’asso del ciclismo sloveno Tadej Pogačar (UAE Team Emirates) sta contando i giorni che mancano alla celebrazione di domenica a Roma. Ancor prima vorrebbe concludere la sua brillante prestazione nella corsa intorno all’Italia davanti a tanti tifosi sloveni. Oggi, nei pressi del suo paese natale, si svolgerà la penultima tappa dall’Alpago a Bassano del Grappa (184 km).
Si tratta di un percorso molto impegnativo che, nella seconda metà, vi porterà a risalire per due volte la famosa salita del Monte Grappa (18,1 km/8,1%). In termini di profilo, lunghezza e pendenza, è la salita più difficile del Giro di quest’anno, e i concorrenti dovranno salirla due volte.
Allo stesso tempo, Pogacar è lieto che ci sia di nuovo un gran numero di tifosi sloveni in viaggio, che hanno annunciato il loro arrivo in una località a circa due ore dal confine nazionale.
“Vedere così tanti sloveni e volti familiari, anche con un tempo simile, ti dà molta energia e motivazione e rende più facile raggiungere la tappa”, ha detto Pogacar in un’intervista ai media sloveni il giorno prima dopo la tranquilla sosta fino a Sappada. .
Riguardo al “doppio” tracciato di oggi, ha aggiunto: “Non ho mai guidato lì prima, ma anche se lo facessi, non sapresti né vedrai nulla perché ci saranno così tanti fan”. Saranno i tifosi a darci energia e a spingerci in alto”.
Vista la vicinanza con la Slovenia, dopo la tappa sprint di giovedì a Padova, Pogačar ha annunciato uno “spettacolo” nell’ultima tappa, che può ancora cambiare i rapporti tra i migliori. Ma difficilmente qualcuno potrà minacciare Pogacar, visto che ha 7’42” di vantaggio sugli inseguitori.
Domenica, al termine del Giro, ci sarà solo sfilata di campioni nella Città Eterna, dove Pogacar verrà incoronato secondo vincitore consecutivo del Giro sloveno dopo Primož Roglič. Nella penultima tappa della cronometro dell’anno scorso a Svete Višarje hanno preparato anche una recinzione slovena fino alla cima della montagna citata.
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