Molte persone sono rimaste non solo sorprese ma scioccate quando uno storico dell’arte tedesco Eike Schmidt nel 2015 assume la direzione di uno dei musei più famosi italiani e del mondo, la Galleria degli Uffizi di Firenze. Fu il primo non italiano a ricoprire questa carica. Alla fine si è scoperto che non era affatto una cattiva scelta, dal momento che l’istituzione sotto la sua guida è diventata il museo più visitato d’Italia. Si sente sempre più a suo agio nella sua nuova casa e oggi, dopo mesi di speculazioni, annuncia finalmente che si candiderà a sindaco di Firenze alle amministrative di giugno.
Se i residenti lo sostengono, promette di affrontare questioni finora apparentemente trascurate come la sicurezza e, ironicamente, la lotta contro il turismo di massa eccessivo nel capoluogo toscano. Nella coalizione di sostegno, i neofascisti Fratelli d’Italia includeranno anche il primo ministro Giorgio Meloni. La prima sorella e i suoi fratelli sono emozionati, perché Firenze è considerata un bastione della sinistra e sarà Schmidt, 55 anni, a dover abbattere i suoi muri rossi.
Da dicembre il tedesco non è più alla guida degli Uffizi, essendo subentrato nella gestione del museo di Capodimonte a Napoli. Ha detto che avrebbe richiesto un permesso al Ministero della Cultura durante la campagna. Se ci riuscirà, ovviamente, si dimetterà, e a Napoli cresce ormai l’opposizione a un suo ritorno alla guida del Museo in caso di fallimento. Il sindaco di una delle città più criminali d’Italia, ufficialmente indipendente Gaetano Manfredisi dice stupito dalla decisione di Schmidt: “Se tornasse dopo quella che sarà sicuramente una campagna sanguinosa, perderebbe l’apparenza di imparzialità necessaria per guidare Capodimonte”.
Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca dalla sinistra politica, era ancora più diretto. È convinto che la decisione di Schmidt sia offensiva per Napoli, per la Campania e per la cultura del loro Paese. Ha detto che l’idea di tornare di fronte a una potenziale sconfitta era inaccettabile.
Inoltre attira molta attenzione sul fatto che tra i sostenitori della Germania c’è anche il nazionalista anti-immigrazione Bratje. Si oppongono infatti soprattutto agli immigrati del sud, più scuri degli italiani, piuttosto che a quelli più chiari del nord, ma il loro ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano L’anno scorso, le persone si chiedevano pubblicamente perché ci fossero così tanti stranieri in posizioni di rilievo in Italia. Ora è convinto che l’elezione di Schmidt rafforzerebbe lo spirito unificante in Europa.
Schmidt risponde a queste preoccupazioni dicendo che, dal punto di vista politico, si considera più un “centrista aristotelico” che un uomo di destra. Le ricerche effettuate ancor prima dell’annuncio ufficiale della candidatura a sindaco di questa città hanno dimostrato che si tratta di un candidato di sinistra. Sara Funaro circa l’8% dei voti di sostegno restano indietro.
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