Il VAR, che fin dalla sua introduzione ha diviso il pubblico sportivo, viene utilizzato anche durante gli Europei di calcio in Germania.
La novità è che le spiegazioni delle decisioni prese dagli arbitri fuori dal campo vengono trasmesse e spiegate su grandi schermi negli stadi, ha spiegato la UEFA, e sono accessibili anche ai canali televisivi. Gli arbitri possono anche spiegare le decisioni ai capitani delle squadre. Ma non è una novità che chiunque altro chieda informazioni sulla decisione riceva un cartellino giallo.
Lo svantaggio della tecnologia video è che rovina il momento emotivo. Capita spesso che i giocatori siano sinceramente contenti di segnare un gol, ma poi subiscano una doccia fredda quando il VAR dimostra che il gol è stato segnato in modo errato. L’attaccante belga Romelu Lukaku lo ha sperimentato due volte durante una delle partite del Campionato Europeo. Nella partita contro la Slovacchia, quando i belgi erano sotto 0:1, ha sperato due volte di pareggiare. Ma entrambe le volte invano, la prima volta il gol viene annullato per posizione fuori campo, la seconda per una mano del compagno di squadra.
È vero anche il contrario. Se, ad esempio, l’arbitro alza la bandierina a bordo campo e inizialmente annulla il gol, ma il VAR decide altrimenti, la gioia ne scaturisce, ma non è più così autentica come se fosse accaduto un ipoma. Se non è una partita davvero importante, le squadre non corrono più d’istinto ad abbracciarsi, non si lanciano in aria, ma si danno pacche sulle mani e di solito è finita. Anche per i tifosi è così, visto che si usa il VAR e c’è anche un minimo dubbio sul gol, non osiamo esultare troppo presto.
Recentemente, la tecnologia ha giocato un ruolo enorme anche in un’altra disciplina sportiva. Poco prima dell’inizio degli Europei di calcio, a Roma si sono svolti i Campionati Europei di atletica leggera. Kristjan Čeh ha vinto la medaglia d’oro nel lancio del disco. Gli organizzatori hanno avuto grossi problemi tecnici, che si sono riflessi anche nel controllo della trasmissione. I commentatori hanno avuto difficoltà ad accedere ai risultati, hanno dovuto aspettare… In una delle gare, ad esempio, c’è stata una lunga attesa per i risultati ufficiali e gli stessi concorrenti non sapevano quale fosse il loro tempo e la loro classifica. Molti commentatori online hanno scritto che l’organizzazione è veramente italiana, ma che, nonostante gli stereotipi, problemi del genere non dovrebbero sorgere a questo livello. Perché rispecchia l’immagine del campionato.
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