Dimitrij Volčič è morto domenica sera nella sua casa di Gorica. Il giornalista, ex senatore italiano ed eurodeputato, ha festeggiato il 22 novembre i suoi 90 anni. In questo giorno, il suo libro dei ricordi è stato presentato nel Trgovski dom a Goriška Dallo sfondoil primo che Volčič scrisse in sloveno dopo diversi in italiano.
Volčič nacque a Lubiana da genitori costieri, dopo la seconda guerra mondiale la famiglia si trasferì a Trieste. Qui intraprende anche la strada del giornalismo, dapprima come cronista di campo sportivo (anche per Primorski dnevnik), e dalla metà degli anni Sessanta viene assunto dalla radio e dalla televisione nazionale RAI. Ben presto, grazie alla sua vasta conoscenza e conoscenza delle lingue straniere, divenne corrispondente estero speciale. Durante la prima trasmissione televisiva, ha regolarmente riferito di eventi nell’allora Unione Sovietica e nell’Europa orientale. Nel 1993 è stato per breve tempo caporedattore del primo quotidiano televisivo nazionale TG1.
Dopo la morte di Darko Bratina de Gori, nelle elezioni parziali del 1997 viene eletto al Senato italiano. Qui gioca un ruolo determinante nell’approvazione della Legge per la tutela degli sloveni in Italia (Legge n. 38/2001) . Nel 1999 è stato eletto al Parlamento europeo nella lista dei democratici di sinistra.
È autore di numerosi libri, tra cui il precedente Dallo sfondo specifichiamo di più Mosca. I giorni della fine (Nuova Eri – Mondadori, 1992) e 1968. L’autunno di Praga (Sellerio 2008 e 2018).
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