“L’Italia può ancora sorprendere, la Polonia è dura per la Slovenia”

In vista dei quarti di finale di oggi tra Italia (contro la Francia alle 17:15) e Slovenia (contro la Polonia alle 20:30), abbiamo parlato con l’allenatore di basket Andrea Mura, che sarà il vice allenatore di Alessia Scala al Futurosa nel campionato A2 femminile in questa stagione.

La vittoria dell’Italia contro la Serbia vi ha sorpreso e gli Azzurri possono ripetere una partita del genere contro la Francia?

La vittoria mi ha sorpreso, perché i serbi erano i favoriti, ma non mi ha sorpreso il modo in cui l’hanno vinta gli italiani. Si sono difesi bene e nell’ultimo quarto sono riusciti a tirare tre punti. Questo è stato il gioco simbolo dell’Italia nelle ultime stagioni. Ma non mi aspettavo che i serbi cedessero mentalmente in quel modo. Gli italiani possono ripetere una partita del genere, anche se la Francia è mentalmente più forte della Serbia, anche se hanno meno talento. Sappiamo che è sempre al top nelle competizioni più importanti.

Si parla tanto, nel bene e nel male, di coach Gianmarco Pozzecco. È la persona giusta sulla panchina italiana?

Da un lato, è un grande motivatore. A breve, questo può essere positivo, perché sa tirare fuori il meglio dai suoi giocatori. Era anche molto nervoso contro la Serbia, che può anche avere un effetto negativo. La cosa principale è che la sua euforia si ferma poco prima del caos.

Gli sloveni giocheranno ancora una volta contro un avversario più facile, almeno sulla carta. La difficile vittoria contro il Belgio li ha scoraggiati?

Non ci sono avversari facili negli ottavi di finale del Campionato Europeo, come dimostrano i risultati delle partite. Infine sono state eliminate tre superpotenze, Lituania, Serbia e Croazia, a testimonianza della regolarità della competizione. Nel basket moderno, devi dimenticare i pregiudizi classici. La partita contro il Belgio non è stata facile per la Slovenia, e anche quella contro la Polonia non sarà facile.

Il gioco sloveno si affida troppo alle spalle di Luka Dončić?

È normale essere così. Se gli sloveni vogliono arrivare fino in fondo, devono mettere la palla nelle mani di Dončić, non c’è niente di male in questo. Oltre a Luka, vorrei citare anche l’importante ruolo svolto da Tobey. Tuttavia, la Slovenia deve trovare un’alternativa in attacco, come Goran Dragić o Prepelič, che deve ancora giocare. Anche Blažič e Murić possono contribuire di più, quindi è proprio qui che la Slovenia ha più riserve. La Slovenia gioca con molta sicurezza e sa controllare il gioco, cosa che non era sempre il caso prima del 2017.

Edoardo Romano

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