Elezioni parallele in Italia puntano alla vittoria del blocco di destra guidato da Giorgio Meloni



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In Italia sono stati eletti membri di entrambe le camere del parlamento, della Camera dei Deputati e del Senato. I seggi elettorali sono rimasti aperti fino alle 23, lunedì si conosceranno i risultati ufficiali.

Secondo le elezioni parallele, il diritto dovrebbe ottenere tra il 41 e il 45% dei voti, il che significa che, dato il sistema elettorale, può contare su più della metà dei seggi in parlamento.

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I Fratelli d’Italia, il loro capo, ottennero il maggior numero di voti tra i partiti Giorgio Meloni potrebbe così diventare la prima donna Presidente del Consiglio nella storia italiana.

Il blocco di sinistra, che comprende diversi partiti di sinistra minori oltre al Partito Democratico, dovrebbe ottenere il 25,5-29,5% dei voti.

Secondo i risultati delle elezioni parallele, il 13,5-17,5% degli elettori ha votato per il Movimento Cinque Stelle e il 6,5-8,5% per i partiti di centro.

I probabili vincitori delle elezioni sono i Fratelli d’Italia, l’unico partito che non ha fatto parte del governo dell’attuale Presidente del Consiglio Mario Draghiquattro anni fa ottenevano solo il 4% dei voti, oggi dovrebbero arrivare tra il 22 e il 26%.

buon campionato Matteo Salvini dovrebbe raccogliere tra l’8,5 e il 12,5% dei voti, secondo le elezioni parallele, Next, l’ex premier italiano e magnate dei media Silvio Berlusconi e dal sei all’otto per cento.

Le prime elezioni nazionali autunnali in Italia in più di un secolo sono state innescate da scontri tra partiti che hanno fatto cadere a luglio l’ampio governo di unità nazionale del primo ministro Mario Draghiche comprendeva tutti i maggiori partiti tranne i Fratelli d’Italia.

Il centrosinistra non si è unito prima delle elezioni.


La leader carismatica ed ex sostenitrice di Mussolini potrebbe diventare la prima donna presidente del Consiglio nella storia italiana circa cento anni dopo l'ascesa al potere.  Foto: EPA
La leader carismatica ed ex sostenitrice di Mussolini potrebbe diventare la prima donna presidente del Consiglio nella storia italiana circa cento anni dopo l’ascesa al potere. Foto: EPA

Il 13 ottobre si terrà la prima sessione del parlamento ridotto

Il complicato sistema elettorale italiano favorisce la formazione di coalizioni pre-elettorali, e quest’anno la lotta per i seggi in parlamento è stata particolarmente feroce, trattandosi delle prime elezioni dopo la riforma, che ha ridotto il numero dei membri delle due Camere.

In Italia, con un referendum nel 2020, hanno sostenuto la riduzione della camera bassa del parlamento da 630 a 400 deputati e della camera alta da 315 a 200 senatori. Circa due terzi dei mandati sono scelti secondo il sistema proporzionale e un terzo secondo il sistema maggioritario.

Anche se le elezioni sono chiare, è improbabile che il prossimo governo entri in carica fino alla fine di ottobre, poiché il nuovo parlamento non si riunirà prima del 13 ottobre.

Tatjana Rojc è un membro della FJK

Gli sloveni in Italia avrebbero una rappresentanza nel parlamento ridotto quasi garantito, in quanto rappresenta la minoranza slovena Tatjana Rojc titolare della lista del Partito Democratico del Friuli-Venezia Giulia (FJK).

La vittoria della destra e la possibile nomina di Giorgia Meloni a capo del governo italiano preoccupa sia Bruxelles che la minoranza slovena in Italia.


Il leader della Lega Matteo Slavini dopo aver votato a Milano.  Foto: Reuters
Il leader della Lega Matteo Slavini dopo aver votato a Milano. Foto: Reuters

Bruxelles preoccupa

Il governo italiano dovrà fare i conti con problemi a livello europeo come l’aumento dei prezzi energetici e alimentari e l’inflazione. L’Ue vuole quindi un partner affidabile come l’ex premier Draghi, soprattutto in un Paese il cui debito pubblico supera il 150% del PIL.

Probabile coalizione in disaccordo sulla Russia

Durante la campagna elettorale, Giorgia Meloni ha moderato il suo intervento e ha adottato una posizione filoeuropea e antirussa. I suoi probabili futuri partner della coalizione non sono d’accordo con lei.

Salvini, che in passato ha avuto buoni rapporti con il presidente russo Vladimir Putin, ha anche affermato prima delle elezioni che le sanzioni contro la Russia stanno danneggiando l’UE. Berlusconi, noto per essere amico di Putin, ha suscitato scalpore quando ha affermato che il presidente russo era stato costretto a intervenire in Ucraina.

Giorgia Meloni afferma anche che il partito si è lasciato alle spalle il fascismo, ma ha mantenuto il simbolo del fascismo nel logo: la fiamma tricolore che brucia sulla tomba di Mussolini.

Elezioni rapide in Italia

Joachim Femi

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