Sig.ra G: “Solo per non dimenticare: restituirai solennemente la Casa Nazionale di Trieste in Italia, va bene?
Durante la conversazione, la politica italiana ha inoltrato questa foto anche alla collega slovena con la nota: “Ecco come dovrebbero essere tutte le tue prime pagine quando il piano di cui fai parte sarà implementato. LP. M.”
I buoni rapporti che la redazione intrattiene con i servizi segreti israeliani del Mossad hanno prodotto questa volta un risultato insolito. Yael Abramowitz, l’agente che ci mantiene in contatto in Slovenia, ci ha consegnato la registrazione di una conversazione telefonica avvenuta subito dopo la conoscenza dei risultati delle elezioni italiane. Abramowitz non sa chi siano il politico sloveno e il politico italiano, la cui conversazione telefonica è stata intercettata, a causa della cattiva registrazione, né siamo riusciti a stabilire con certezza chi fossero gli interlocutori. Per motivi di attualità lo pubblichiamo integralmente, abbiamo designato l’uomo dal Sig. J, e la donna dalla Sig.ra G. Le lettere sono scelte liberamente e ogni somiglianza con la realtà è puramente casuale. La conversazione è stata intercettata dagli israeliani utilizzando il programma di spionaggio Pegasus.
Mr. J: “Viva Il Duc…”
Sig.ra G: “Pssst, stiamo attenti. Non si sa mai.”
Mr J: “Sì, hai ragione. Congratulazioni mia cara. Che vittoria!”
Sig.ra G: “Sì, sì, è vero. Quando risponderà alle mie richieste?”
M. J: “Il nuovo confine tra i due Paesi secondo il Trattato di Rapala? Ascolta, facciamolo per gradi, per favore non incontrarmi a casa mia. Prima si arriva a Portorose, Pirano, Isola e Capodistria, poi il resto. …”
Sig.ra G: “Siamo d’accordo che non userete più questi nomi.”
Mr J: “Scusa. Portorose, Pirano, Isola, Capodistria.”
Sig.ra G: “Beh, è meglio. Lavora sodo. Ma il confine di Rapala deve essere stabilito durante questo mio mandato. E come farai a soddisfare le mie aspettative, visto che sei nella maledetta opposizione!”
Mr. J: “Non preoccuparti, sto ancora salendo al potere. In entrambi i casi. Ma sono contento che anche secondo il Trattato di Rapala la giuria rimanga in Slovenia. Sai che ho i miei neo lì. .”
Sig.ra G: “Pensavamo di non parlarne…”
Mr. J: “Esatto. Beh, ho il nostro tamale laggiù che si occupa di… beh, di quella particolare organizzazione.”
Sig.ra G: “E’ vero. Cosa faremo con questi bastardi, i Primorski di Redekar? E questa fastidiosa minoranza? Un reinsediamento umano?”
Mr. J: “Sì, i migliori. Li trasferiremo a Dolenjska e li cristianizzeremo.”
Sig.ra G: “Faremo saltare in aria il monumento ai terroristi a Bazovica. E lei farà in modo che l’organizzazione TIGR scompaia dalla vita pubblica e dalla memoria”.
Mr J: “Ci stiamo lavorando. Intensamente.
Sig.ra G: “Di’ a un tuo cittadino di smetterla di contare le ossa e di iniziare a lavorare sugli italiani. È Fojbe.
Mr. J: “Scritto, considerato risolto.”
Sig.ra G: “Solo per non dimenticare: restituirai solennemente la Casa Nazionale di Trieste in Italia, va bene? Quindi smettila di parlare del 9° Corpo e di questo Pahor.
Mr. J: “Boris? Beh, sì, ma…”
Sig.ra G: “Ma cosa? Sei con noi o non con noi?”
Mr J: “Certo che lo sono! Viva Il Duc… Bene. Ben fatto.”
Sig.ra G: “Mettere sotto pressione Plenkija, anche attraverso Viktor, se necessario. Che lo faccia NDH. L’Istria e la Dalmazia devono tornare da noi, in patria”.
Mr J: “Lo farò. Lo sai che lo farò. Lo prometto.”
Sig.ra G: “A proposito, stavo guardando i tuoi media… Bene, questo è tutto. Hai un giornale nazionale, ma il tuo è riuscito a malapena a mettere insieme un Dnevnik durante lo sciopero. Ma ti mando Silvia per insegnarti qualcosa? disastro!”
Mr. J: “Questo è quello che ho. Quinta Lega. Ma mi obbediscono e si infilano anche nel mio, beh… nel culo. Hehe.”
Sig.ra G: “Non riesco a smettere di ridere. Benito e Adolf ci osservano dall’alto. E anche il tuo Leon. Grandi cose ci aspettano. Gli sloveni sono destinati a essere spazzati via. Il tuo ruolo in questo processo è inestimabile”.
Mr. J: “Lo so. Ma non dimenticate la ricompensa quando alzo la mano allo stadio Plečnik per salutarvi, i Liberatori. Vi chiedo anche di non associarmi alle riprese che farete nella grotta di ghiaia e gli accampamenti che avrai a Rab e altrove in Italia, dove manderai i nostri ribelli. Ma devo preservare il mio onore.
Sig.ra G: “Non preoccuparti, sarai ricompensato servendo noi, il Liberatore. Ora che occupiamo il nostro, Viktor con il tuo aiuto, Prekmurje, e quando i tedeschi torneranno in sé e occuperanno la Gorenjska e la Stiria, tutto sarà essere come dovrebbe. Assicurati solo di reprimere la ribellione in modo che quei fastidiosi partigiani non si presentino più. Contiamo su di te!
Mr J: “Conta su di noi!”
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