Attivisti ambientali italiani e francesi hanno bloccato il traffico nel tunnel sotto il Monte Bianco venerdì intorno a mezzogiorno. Una ventina di membri dei gruppi Ultima Generazione e Ultima Ristrutturazione camminarono lungo la strada in mezzo a una bufera di neve e si incatenarono insieme. “No gas, no carbon” era scritto sul loro striscione gigante.
Gli ingorghi si sono rapidamente accumulati per chilometri in entrambe le direzioni e la polizia ha avvolto i manifestanti inginocchiati in fogli d’oro e d’argento per proteggerli dal freddo. L’ostruzione del traffico è durata un’ora e mezza buona, dopodiché i carabinieri li hanno arrestati; prima di allora, i vigili del fuoco hanno pizzicato la catena con le pinze. Le due organizzazioni sorelle hanno rilasciato una dichiarazione chiedendo ai governi di agire per limitare il cambiamento climatico.
Focus sui combustibili
“Oggi stiamo bloccando la strada per aprire una nuova strada per i bambini di domani”, ha detto il manifestante di 28 anni. Lucasventuno anni Alessandro e: “Il governo non ci sta proteggendo, quindi continuerò a partecipare a questo tipo di azioni fino a quando le nostre richieste non saranno soddisfatte”. Entrambe le organizzazioni fanno parte di una rete globale di gruppi di protesta ambientale che si concentrano sui combustibili, non distruggendo la natura per altri motivi.
Ultima Generazione ha rivendicato anche la parte centrale della puntata, durante la quale i membri con la vernice hanno tentato l’ingresso al Teatro alla Scala di Milano, spiegando: “Invece di agire con urgenza per difendere il futuro dell’Italia dalla siccità e da altri disastri climatici, i politici bloccano entrare e godere di uno spettacolo per pochi eletti.” Le parole sono volate soprattutto all’ospite fisso della Scala, il Presidente del Consiglio italiano Giorgio Meloniche ha definito l’azione vandalismo.
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