Una sfilata di persone che non si conformano alle immagini imposte dalla società patriarcale. Colorato, allegro e pieno d’amore, Smarz è arrivato ieri a inondare le strade di Trieste. Circa 1.500 persone di ogni età, orientamento sessuale e identità di genere, da piazza Goldoni a via Carducci e via Ghega, passando per piazza Libertà e fino al piazzale Grande, hanno applaudito a suon di musica, sventolato striscioni e gridato slogan vari. vedere una tale folla in mezzo alla Trieste dell’amore”, ha detto Erin, che, nonostante la sua natura ottimista, attende con impazienza l’arrivo di un’opzione politica di centrodestra al potere in Italia. “Tra una settimana si pronostica la vittoria dei fascisti alle elezioni”, ha osservato con preoccupazione Luca, il quale ritiene che alcuni partiti politici vogliano cancellare la realtà della comunità LGBT e compiere un crudo attacco ai diritti delle donne, come il diritto ad abortire. «Anche adesso, nonostante la legge n.194, problemi con i medici che si oppongono all’aborto», ha aggiunto Chiara Anna, che ha partecipato alla sfilata con il compagno Francesco, ritiene che i diritti della comunità LGBT siano radicati nella società italiana, quindi la politica non interferire con loro.

Durante la manifestazione organizzata dal collettivo spontaneo Smarza Pride perché sentiva la necessità di organizzare un nuovo corteo del Pride a Trieste, si è parlato molto anche di violenze verbali e fisiche nei confronti di membri della comunità LGBT. “Ricevo disprezzo e insulti ogni giorno”, si lamenta Giada, che ha sperato fino alla fine nell’adozione della legge Zan, che punirebbe di conseguenza tali comportamenti. “L’applauso dell’opzione politica che ha seppellito la legge è assolutamente ridicolo”, ha aggiunto. Il corteo a Trieste è stato sostenuto dal ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli di Trieste, che non ha partecipato come politico e quindi non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

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