Italia: le Ong accusano il governo di rendere difficile il salvataggio dei profughi

Il governo italiano assegna porti nel nord del Paese alle navi che soccorrono i profughi nel Mar Mediterraneo, cosa che ha suscitato un’ondata di critiche da parte delle organizzazioni non governative. Ritengono che la decisione del governo non sia necessaria e che le navi di soccorso stiano causando inutili sofferenze ai disertori.

Le navi Ocean Viking e Geo Barents hanno imbarcato nei giorni scorsi 110 disertori che hanno avuto difficoltà in mare, e le autorità italiane li hanno assegnati al porto di Ancona per lo sbarco, dove sono attesi mercoledì.

Project manager su Ocean Viking Luis Albero in un’intervista al quotidiano La Repubblica ha criticato questa decisione, dicendo che provoca inutili sofferenze ai disertori, che solo pochi giorni fa hanno rischiato la morte. La distanza è un problema anche per le navi, che navigano lentamente. “Assegnare un porto così remoto alle navi di salvataggio mostra l’intenzione di disabilitare le operazioni delle navi”, ha affermato.

Politico delle file del Partito Democratico, Stefano Bonacciniche è anche presidente della regione Emilia-Romagna, ha anche criticato il fatto che il governo del presidente del Consiglio Giorgio Meloni assegna porti alle navi in ​​città governate da sindaci di sinistra, come Ancona, Ravenna e Livorno. Con questo vogliono mettere in difficoltà queste città, ha detto un politico critico, le cui parole sono riassunte dall’agenzia di stampa austriaca APA.

Il nuovo governo Meloni, che governa il Paese dall’ottobre dello scorso anno, sta portando avanti una politica più dura sulla migrazione e sulle ONG che accusa di sostenere il traffico di esseri umani. Tra l’altro, le navi ora devono recarsi in un determinato porto non appena salvano le prime persone, anche se di solito queste navi salvano persone in difficoltà da diverse piccole navi durante la stessa missione.

Nel frattempo, l’Italia continua ad affrontare un gran numero di rifugiati che arrivano sul suo territorio. Secondo gli ultimi dati del Viminale, quest’anno sono arrivati ​​nel Paese 3.673 disertori, rispetto ai 378 nello stesso periodo dell’anno scorso, riferisce l’agenzia di stampa italiana Ansa.

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Agnese Alfonsi

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