L’ex ciclista italiano Vittorio Adorni, campione del mondo su strada nel 1968 nella gara con partenza in linea e vincitore del Giro d’Italia nel 1965, è morto a Parma all’età di 85 anni.
Il suo record include vittorie nel Tour de Romandie (1965, 1967), nel Tour de Belgique (1966) e nel Tour de Suisse (1969). Al Giro d’Italia fu anche due volte secondo assoluto (1963, 1968), vincendo un totale di 11 tappe. Nel 1964 divenne vicecampione del mondo di corse su strada.
Ha vinto il titolo mondiale in grande stile nel 1968, battendo il secondo classificato di Imola Herman van Springel di nove minuti e 50 secondi. È stato il secondo più grande vantaggio nella storia della competizione. Un vantaggio maggiore si era già registrato nel 1928 a Budapest, dove il belga Georges Ronsse batté di 19 minuti e 43 secondi il tedesco Herbert Nebe.
Sempre al Giro del 1965 festeggia in classifica generale con un enorme vantaggio di oltre 11 minuti sul connazionale Italo Zilioli, secondo in classifica generale.
Dopo la fine della sua carriera, Adorni è stato direttore sportivo della squadra professionistica Salvarani, per la quale lui stesso ha corso, e presidente della Federazione Ciclistica Italiana. Ha anche ricoperto posizioni dirigenziali nell’Unione Ciclistica Internazionale. È stato anche commentatore televisivo.
La notizia della morte di Adorni è stata postata su Facebook da Norma Gimondi, figlia di Felice Gimondi, ex compagno di squadra, rivale e amico di Adorni. “Ciao Vittorio, saluta tuo padre. Riposa in pace. Condoglianze alla famiglia”, si legge in un post sui social.
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