Bellezza italiana per acquirente tedesco

I maestri di conversione italiani dell’azienda Zagato, associata al produttore milanese da un secolo, hanno prodotto una bellissima coupé basata sulla Giulia, che si ispira al modello SZ che ha più di tre decenni.


L’abbreviazione SWB sta per “passo corto” o passo più corto. Foto: Zagato

La leggendaria casa di design italiana e l’Alfa hanno molto in comune. Mentre lavoravano regolarmente con Fiat, Lancia, Maserati e Ferrari alla Zagato, il loro più grande amore era per la fabbrica di Milano. Zagato ha creato l’ultima Alfa nel 2011 con il concept TZ3 Stradale, dedicato al centenario della storia delle corse del marchio, e l’auto era basata sulla Dodge Viper. Undici anni dopo, Zagato celebra i 100 anni di collaborazione con Alfa Romeo con una nuova creazione basata sulla Giulia, ovviamente la sua versione Q GTAm più calda con un motore V6 da 2,9 litri e 397 kW (540 CV) e 600 Nm di coppia. La potenza viene trasmessa a tutte e quattro le ruote tramite un cambio a sei marce, e anche il telaio è ripreso dalla Giulia, tranne per il fatto che il passo è più corto di 12 centimetri e l’auto è lunga 4,4 metri. Riuniscono il tutto in una carrozzeria ispirata alla SZ presentata nel 1990 (Sprint Zagato), costruita sulla base della leggendaria Alfa 75. Non descriveremo l’esterno, perché i nostri occhi sono il miglior senso per ammirare le opere italiane di arte, anche se a volte arriva da un garage di design. E il prezzo? Dimenticare. Zagato ha realizzato il Giulio SWB Zagato come una tantum su ordinazione per un cliente tedesco, e tale rimarrà.


Agata Lucciano

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