“A causa della grande crisi energetica che sta attraversando in particolare l’Europa, l’Algeria potrebbe diventare leader nella produzione, certamente in Africa, ma probabilmente anche nel mondo”, Lo ha detto la Meloni durante una conferenza stampa congiunta con il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune nella capitale Algeri.
Il colosso italiano dell’energia Eni ha firmato due accordi con il suo partner algerino Sonatrach durante la sua visita. Secondo Meloni, uno di loro mira a ridurre le emissioni di gas serra e lo sviluppo sostenibile, mentre l’altro mira ad aumentare le esportazioni di gas algerino verso l’Italia e l’Unione Europea, sviluppando un nuovo gasdotto dell’idrogeno e opportunità di gas liquefatto.
“Si tratta, insomma, di un meccanismo di energy mix che abbiamo individuato come possibile soluzione alla crisi attuale”, ha spiegato il premier. Secondo la sua valutazione, l’Italia potrebbe così diventare “una sorta di hub di distribuzione dell’energia” e liberarsi dalla dipendenza dal gas russo.
L’Italia dovrebbe liberarsi dalla dipendenza dal gas russo entro l’inverno 2024-25, ha detto l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi durante una visita nel Paese nordafricano, aggiungendo di essere lui stesso ottimista al riguardo.
In Algeria, Meloni ha anche parlato dell’importanza di un approccio coordinato dell’UE per aiutare le imprese a rimanere competitive dopo lo shock subito dall’aumento dei prezzi dell’energia. Come ha detto, anche l’Italia solleverà la questione al prossimo vertice del Consiglio europeo.
Prima dell’invasione russa dell’Ucraina, l’Italia importava il 95% del gas di cui aveva bisogno, di cui circa il 40% proveniva dalla Russia. L’accordo con l’Algeria per la fornitura di gas all’Italia era già stato concluso lo scorso luglio dal predecessore della Meloni, Mario Draghi.
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