Il Ministero dell’Interno austriaco ha annunciato giovedì di essere in contatto con le autorità italiane. Non è ancora noto quando verranno rafforzati i controlli alle frontiere. La situazione al valico alpino italo-austriaco era apparentemente tranquilla e non si sono notati segnali di cambiamento nella gestione dei controlli da parte austriaca.
Mercoledì a Lampedusa le autorità italiane hanno dichiarato lo stato di emergenza a causa dell’arrivo di migliaia di rifugiati via mare sull’isola negli ultimi giorni. Il centro di accoglienza, che può ospitare circa 400 persone, è sovraffollato poiché ospita la stragrande maggioranza dei quasi 7.000 disertori che si trovavano sull’isola in quel dato momento. Il numero dei disertori ha già superato il numero degli abitanti dell’isola, che è di circa 6.000.
3000 persone hanno lasciato l’isola
Giovedì sera circa 3.000 persone sono partite da Lampedusa con il traghetto e sono state portate in Sicilia, dove verrà esaminata la loro richiesta di asilo. Gli abitanti dell’isola hanno manifestato davanti al municipio a causa delle condizioni insopportabili.
Ministro austriaco per gli affari europei Karoline Edtstadler Ha sottolineato che la drammatica situazione di Lampedusa lo ha evidenziato ancora una volta “che l’attuale sistema migratorio europeo ha fallito”. “L’Unione Europea è rimasta a guardare per troppo tempo senza fare nulla” ha aggiunto, chiedendo riforme approfondite. Durante questo periodo è ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha avvertito che la situazione potrebbe peggiorare nei prossimi mesi e che l’Italia ha bisogno di aiuto a livello europeo, il viceministro italiano Matteo Salvini Tuttavia, ha descritto gli arrivi dei disertori come “atto di guerra” E “Morte dell’Europa”.
Secondo i dati dell’agenzia di frontiera Frontex, la rotta dei rifugiati del Mediterraneo centrale rimane la più attiva, poiché più di 114.000 persone sono già arrivate attraverso questa rotta nei primi otto mesi di quest’anno. Si tratta del numero più alto di persone per questo periodo dal 2016.
Controllo delle frontiere con Slovenia e Ungheria
L’Austria sta già implementando i controlli alle frontiere con Slovenia e Ungheria, introdotti per la prima volta al culmine della crisi dei rifugiati nel 2015, e basando la sua decisione sull’elevata pressione migratoria. Nel 2021 la Corte di giustizia dell’UE ha stabilito che l’estensione di questo controllo a causa della stessa minaccia non era compatibile con il diritto dell’UE. La Slovenia spera quindi che l’Austria la abolisca.
“Dopo i trasferimenti la situazione è più tranquilla”
“Ora, dopo i trasferimenti, la situazione è più tranquilla” Lo ha detto il direttore della Croce Rossa Italiana sulla situazione a Lampedusa Rosario Valastro. Secondo la Croce Rossa, nel centro di accoglienza dell’isola, che può altrimenti ospitare circa 400 persone, si trovano ancora circa 3.800 disertori, dopo che diverse migliaia erano già partiti giovedì, riferisce l’agenzia di stampa tedesca DPA.
Intanto è arrivata a Lampedusa una delegazione della Commissione europea. Lo riferiscono oggi fonti di Bruxelles all’agenzia di stampa italiana Ansa. Si prevede che i rappresentanti della Commissione analizzino la situazione sul campo e decidano i passi successivi.
Portavoce della Commissione Europea Anita Hipper Giovedì ha assicurato che l’Italia ha il pieno sostegno politico della Commissione e ha sottolineato che l’UE sostiene l’Italia sia a livello operativo che finanziario. Ha commentato la decisione della Germania di sospendere temporaneamente l’accoglienza volontaria dei migranti provenienti dall’Italia, affermando che la solidarietà è necessaria in questi tempi difficili.
Ministro degli Affari Esteri italiano Antonio Tajani nel frattempo ha chiesto l’intervento dell’Onu. “Non dobbiamo sottovalutare quello che sta accadendo in Africa. Dobbiamo chiedere la presenza dell’Onu, perché la situazione in Africa non è esplosiva, è già esplosa”, Egli ha detto.
“Servono misure per fermare i flussi migratori. Dobbiamo fare progressi nel rimpatriare le persone che non hanno il diritto di restare in Europa. Ma l’Europa non deve agire come se nulla fosse accaduto.” Ha aggiunto.
Lampedusa si trova a 190 chilometri dalla città costiera tunisina di Sfax ed è da anni uno dei principali punti di ingresso dei rifugiati in Europa. Mercoledì le autorità dell’isola italiana hanno dichiarato lo stato di emergenza a causa delle migliaia di disertori arrivati sull’isola via mare negli ultimi giorni. Solo martedì, secondo Roma, sono arrivati sull’isola più di 5mila disertori.
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