A chi danno fastidio le croci sulle vette austriache?

15/11/2016, 09:59

Marta Jerebic

Recentemente sono state danneggiate diverse croci sulle vette austriache, riferisce il sito Domovina.je. Infine è stata danneggiata la croce sul monte Schafreuter. Lì sono visibili i colpi d’ascia. La polizia non è ancora riuscita a trovare l’autore del reato, ma ritiene che si tratti dello stesso uomo che all’inizio di agosto ha iniziato la sua guerra contro le croci sulla montagna Dudl-Alm in Baviera. Da allora questi simboli religiosi e culturali sono stati attaccati anche sui monti Laerchkogel e Prinzkopf.


Gli austriaci apprezzano e rispettano molto la loro identità culturale cristiana. Il 76% degli austriaci pensa che sia importante trasmettere i valori cristiani alla prossima generazione e che dovrebbero essere insegnati a scuola. Anche i nostri vicini del nord insistono sull’uso delle croci e di altri simboli religiosi nelle scuole pubbliche.

Fino al 69% è contrario alla rimozione delle croci dalle aule. L’Istituto IMAS, che ha condotto l’indagine, ha scoperto che anche le persone che non sono credenti cattolici credono che l’Austria sia un Paese cattolico e debba rimanere tale.



Il portale Domovina aggiunge che per austriaci, italiani e croati le croci e gli altri segni cristiani non sono solo un simbolo religioso, ma fanno parte dell’identità culturale della nazione, la loro presenza è sostenuta anche dai non credenti.


Ciò è stato dimostrato in Italia, ad esempio, quando la madre di due studenti ha presentato una denuncia alla Corte europea dei diritti dell’uomo, sostenendo che le croci nelle scuole italiane violavano i diritti dei bambini non cattolici. Allora tutta la politica italiana e l’80% della popolazione nei sondaggi erano dalla parte delle croci nelle scuole. Dopo l’appello dell’Italia, la Corte ha infine stabilito che il Paese non stava violando i diritti umani.



Agnese Alfonsi

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