Viviamo in un’epoca in cui la chirurgia estetica sta diventando qualcosa di normale e accettato nella società, anche tra le ragazze ispirate dalle varie star dei reality.
Così, molte di loro si aggiustano il naso, si riempiono le labbra di filler, alzano gli zigomi o allargano il seno fin dalla prima metà dei vent’anni. Finché restano solo una o due operazioni, non c’è motivo di farsi prendere dal panico, ma le persone che hanno subito cinque, dieci o venti operazioni e non sono ancora soddisfatte di se stesse sono fonte di preoccupazione. In questi casi, ha senso chiedersi se potrebbero soffrire di un disturbo mentale chiamato dismorfismo corporeo.
Nascondi errori immaginari
Il dismorfismo morboso è uno stato di ossessione ossessiva consistente nel credere che ci sia qualcosa di gravemente sbagliato nel nostro aspetto, seguito da ogni possibile misura volta solo a coprire o correggere il difetto. Se ciò avviene anche con successo, di solito appare un nuovo “errore”. Tutti questi inconvenienti sono solitamente immaginari o la persona esagera notevolmente quanto siano fastidiosi.
Questo disturbo non è nuovo e, come si potrebbe pensare, non è il risultato dei selfie o della disponibilità della chirurgia estetica: il fenomeno fu notato già nel 1886 dal medico italiano Enrico Morselli, che coniò anche il termine dismorfofobia, la paura pervasiva di essere brutto o deforme. È una paura profondamente radicata che influenza notevolmente il funzionamento quotidiano di una persona, compresa la vita sociale.
Donne e uomini preoccupati
La dismorfismo corporeo rientra tra i disturbi ossessivo-compulsivi, come l’anoressia, anche se è molto diverso, poiché colpisce circa il 2,4% della popolazione.
Le differenze nella percentuale di uomini e donne che soffrono di questo disturbo non sono grandi, tranne che le donne ricorrono più spesso alla chirurgia plastica e all’uso eccessivo di trucco, mentre gli uomini sono più inclini alla dismorfia muscolare, pensando che il loro corpo sia debole e sottosviluppato, che vogliono compensare con un allenamento eccessivo in palestra o con i pesi.
Pensieri ossessivi sulla parte del corpo che disturba, che li perseguitano continuamente, queste persone cercano di rimanere in silenzio per un po’ chiedendo conferma a chi li circonda che la situazione non è così terribile, perché sentono che lo sguardo degli altri sono costantemente fissati su di loro e ognuno si concentra sulla parte del corpo che gli dà fastidio. Se gli altri dicono loro che non è colpa del loro naso e che il loro seno non si affloscia, ovviamente non ci credono.
La chirurgia estetica è solo una soluzione temporanea al problema, poiché l’ansia ritorna subito dopo l’operazione o l’ossessione si sposta in un’altra parte del corpo. Questo spiega i tanti casi in cui un uomo precedentemente attraente si trasforma in un redneck a causa di eccessivi interventi di chirurgia estetica. Fino al 15% delle persone che optano per la chirurgia estetica sono dismorfiche.
“Tipico pensatore. Impenitente alcolista. Fanatico di Internet. Difensore della cultura pop. Drogato di TV.”