Conosciamo la scheda SIM telefonica da più di tre decenni. La prima scheda SIM è stata prodotta nel 1991 a Monaco di Baviera, in Germania, ma da allora ha subito molte modifiche. Di recente sono apparse le cosiddette carte eSIM e sempre più produttori di dispositivi elettronici le stanno optando.
La scheda SIM o eSIM incorporata è diventata popolare negli ultimi anni, in quanto necessaria per il funzionamento di alcuni smartwatch estremamente costosi, utilizzando i quali possiamo anche effettuare chiamate e scrivere messaggi senza bisogno di uno smartphone. È utile anche negli smartphone, dato che ci permette di gestire abbonamenti e cambiare operatore da remoto in pochi minuti.
Tuttavia, sembra che il sistema operativo Android consentirà presto il trasferimento di schede telefoniche elettroniche eSIM. I programmatori stanno già lavorando in questa direzione e la nuova opzione potrebbe essere disponibile per gli utenti nei prossimi mesi. Naturalmente, l’operatore mobile dovrà consentire anche il trasferimento di schede telefoniche elettroniche eSIM. La prima a fare questo passo è la Telecom tedesca. Maggiori dettagli sulla possibilità di trasferire schede telefoniche elettroniche eSIM su smartphone Android dovrebbero essere noti prima dell’inizio di questa estate.
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