Sembrava un derby tra la scena urban trap del nord e il rap neomelodico napoletano, ma alla fine a vincere è stata la debuttante calabrese Angelina Mango, figlia dei cantanti Mango e Laura Valente. La sua “La Noia” o Ennui seduce con il ritmo della cumbia colombiana degli autori dei successi Dardust e Madamma, decisivo è il suo fascino vocale e scenico, ha riferito il corrispondente italiano di RTV Slovenia Janko Petrovec.
Penultima l’ultima volta la seguitissima Geolier napoletana, terza Annalisa. In superfinale erano presenti anche Ghali e Irama.
“Peccato per Ghali, che dal palco di Sanremo pretese la fine del genocidio; peccato per Diodato perché la canzone era troppo debole e per il gruppo dei Negramaro perché troppo impegnativo. Peccato per Mahmood che non sorprese; peccato per Loredana Berte ” e Fiorella Mannoia – troppo fiduciosa per quanto proposto; peccato per Nek e Rengo: poco ambiziosi,” » disse Petrovec. “E complimenti per gli esordienti: diciamo l’Alfa e il suo groove British. Non c’è da preoccuparsi nemmeno del successo radiofonico di “Italodisk” The Kolors, o del pacifista Dargen D’Amico”.
L’ultima sera sul palco si sono schierati 30 finalisti, di cui cinque si sono qualificati per la superfinale, dove per terzi hanno contribuito la giuria della radio, quella dei giornalisti e le voci degli ascoltatori. gli spettatori.
Come ha concluso il corrispondente, il festival di quest’anno è stato senza favoriti, con scandali inventati e con una moltiplicazione su tutte le piattaforme possibili. Il pubblico e gli spettatori sono stati ottimi, sono soddisfatti della televisione nazionale; gli spot pubblicitari erano per il miele.
Sanremo è considerato l’evento musicale più visto in Italia ed è stato in passato trampolino di lancio per alcune famose pop star italiane come Zucchero, Eros Ramazzotti, Laura Pausini e Andrea Bocelli. Per un pubblico ancora più vasto sulla televisione nazionale, gli organizzatori fanno appello anche a ospiti stranieri di alto profilo. Quest’anno hanno invitato, tra gli altri, John Travolta e Russell Crowe.
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