Il servizio socio-psico-pedagogico sloveno (SSPPS), che opera sotto l’egida dell’azienda sanitaria Asugi, ha finalmente un proprio capo, ovvero la psicologa e psicoterapeuta Maria Antonella Celea. Il 1° luglio ha sostituito Daniela Vidoni, ex responsabile dei servizi sloveni e italiani per la salute dell’infanzia e dell’adolescenza. Allo stesso tempo, il servizio sloveno ha acquisito ad agosto una nuova logopedista, Katerina Sossi. Uno specialista in questo profilo è scomparso da nove mesi, nessuno ha risposto al bando pubblicato dalla società Asugi a maggio. In estate hanno riaperto il bando e questa volta la fortuna ha solo giocato a loro favore.
SEDE E PERSONALE MANCANTI
“Non ci sono molti logopedisti sloveni a Trieste, quindi è molto difficile per chiunque candidarsi”, ha detto Celea durante una conversazione nella sede dell’azienda sanitaria Asugi a Ulica Vespucci, dove ha sede il servizio sloveno. “C’è però molto lavoro, attualmente il servizio sloveno ha circa 390 bambini in studio. Pertanto, per poter aiutare tutti, i nostri dipendenti viaggiano molto su tutto il territorio di Trieste”.
Oltre al logopedista e al direttore, che lavora anche come psicologo nel reparto sloveno, qui lavorano anche un’infermiera e uno psicologo. Non ci sono altri profili al momento, spesso sono aiutati da colleghi del servizio italiano, ovvero uno psicomotricista, un fisioterapista e un fisiatra. “Siamo tutti parte del 2° distretto sanitario e collaboriamo bene”, ha salutato Celea i suoi colleghi.
Quando gli è stato chiesto di cosa avrebbe specificamente bisogno il servizio sloveno, il nuovo capo della SSPPS ha sospirato: “Oh, cosa avresti bisogno! Pensiamo a come era il servizio sloveno, quando aveva ancora sede a Ulica Farneto: eravamo in tanti lì, per esempio, avevamo due infermieri, due psicoterapeuti, un pedagogo specializzato, un assistente sociale… Col tempo, certo, le persone vanno in pensione, ma l’azienda sanitaria non ha sostituito chi è andato in pensione.
Altro in Primorske dnevnik oggi (martedì).
“Tipico pensatore. Impenitente alcolista. Fanatico di Internet. Difensore della cultura pop. Drogato di TV.”