Secondo il commissario europeo la proposta di direttiva rende giustizia Didier Reynders tre obiettivi principali, uno dei quali è la riduzione degli oneri amministrativi per le imprese. La Commissione stima che queste misure potrebbero far risparmiare alle imprese europee un totale di circa 437 milioni di euro all’anno.
Potranno utilizzare un unico certificato multilingue, che conterrà le informazioni aziendali chiave, prevede la proposta. Potranno utilizzare il certificato quando vorranno partecipare a gare pubbliche, procedure fiscali o quando richiedono fondi in un altro Stato membro.
La proposta prevede inoltre l’introduzione di una norma secondo la quale le imprese non sarebbero tenute a reinserire le informazioni già disponibili nel registro nazionale delle imprese. Lo scambio di informazioni avverrebbe attraverso il sistema dei registri delle imprese europei. Secondo le nuove regole, le informazioni aziendali chiave dovrebbero essere pubblicate in questo sistema. Tali informazioni sarebbero così accessibili al pubblico a livello comunitario, il che aumenterebbe la trasparenza delle attività transfrontaliere, ha spiegato il commissario. Secondo lui, le nuove regole migliorerebbero anche l’affidabilità di questi dati, rafforzando così la fiducia, che è uno dei tre obiettivi della proposta, oltre ad aumentare la trasparenza e ridurre gli oneri amministrativi.
“Queste misure semplificheranno e accelereranno le attività, poiché si applicheranno a circa 16 milioni di società a responsabilità limitata e a due milioni di società di persone nell’UE”, ha affermato il Commissario. Secondo lui la proposta è rivolta soprattutto alle piccole e medie imprese che vogliono fare affari oltre confine. Allo stesso tempo, risponde alle esigenze che la Commissione ha recentemente definito nella strategia di competitività a lungo termine dell’UE, che è stata sostenuta anche dai leader degli Stati membri al vertice della scorsa settimana.
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