Mentre il sole tramontava mercoledì sera nei pressi del comune di Vivaro, in provincia di Pordenone, in Friuli, l’esercito ha iniziato un’esercitazione notturna della brigata meccanizzata di Pozzuolo del Friuli sul poligono di Cellina-Meduna. Secondo i media stranieri, almeno uno dei quattro plotoni di centauri, questi sono veicoli blindati a otto ruote motrici, per qualche ragione sconosciuta, tirati in una direzione completamente sbagliata, direttamente nel pollaio. In questa manovra insolita, è stata raccolta dagli sfortunati polli. La fortuna nell’incidente è secondo i rapporti La Repubblica in gran parte nel fatto che l’esercito non usa munizioni per testate nelle esercitazioni. Così, i proiettili da 105 mm che penetrarono e distrussero il muro furono fatali per 50 polli e non per molti altri animali da fattoria.
Torna alla base come se niente fosse
Il proprietario della fattoria ha notato che qualcosa di insolito era accaduto solo durante la notte al mattino, quando l’esercito è tornato alla base dopo l’esercitazione con tutta calma, non sapendo che i missili avevano colpito il pollaio. Il proprietario della fattoria ha trascorso un po’ di tempo la mattina chiedendosi cosa fosse successo. Ha chiamato i carabinieri, con i quali insieme hanno risolto il mistero. Secondo il rapporto della polizia, il pubblico ministero ha disposto il sequestro dei quattro mezzi blindati fino alla fine delle indagini. L’indagine rivelerà chi è il responsabile di questo gravissimo errore. Vale a dire, il poligono di tiro è tenuto al rispetto di norme estremamente rigide in materia di sicurezza degli abitanti degli insediamenti circostanti.
Funzionari dell’esercito italiano hanno confermato il giorno successivo che qualcosa era andato storto durante l’esercitazione. Hanno annunciato la loro collaborazione alle indagini sulla “Strage del pollo a Pordenone”, come l’episodio è stato maliziosamente definito dagli utenti dei social network. Nel frattempo su quest’ultimo circolano in maniera massiccia le battute sull’esercito italiano, e sulla falsa Wikipedia è apparsa anche una pagina della Battaglia di Cellina.
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