Commissione Cultura sulla proposta di modifica della legge sulla RTV Slovenia

Prima di allora, l’Assemblea nazionale sulla procedura di emergenza

RTV Slovenia
© rtvslo.si

In una sessione straordinaria oggi, su richiesta dell’SDS, il Parlamento voterà sulla decisione del Collegio del Presidente del Parlamento secondo cui il Parlamento esaminerà la proposta del governo di modificare la legge slovena sulla radio e la televisione (RTVS)) con una procedura d’urgenza . Seguirà una riunione urgente della commissione parlamentare per la cultura, dove si discuterà della proposta del governo di modificare la legge RTVS e della proposta dell’SDS di modificare la legge sui media.

La SDS è convinta che la proposta di modifica della legge non soddisfi i criteri operativi per un esame in procedura d’urgenza. Ritengono che si tratti di un precedente nella storia del nostro Paese, che mina pericolosamente i fondamenti democratici del potere decisionale legislativo, con la volontà di interferire grossolanamente con l’indipendenza e la struttura della radio e della televisione pubblica.

Secondo le norme di procedura, il governo può altrimenti proporre l’adozione di una legge a seguito di una procedura d’urgenza, quando adotta una legge necessaria per gli interessi della sicurezza o della difesa dello Stato o per eliminare le conseguenze di calamità naturali o per prevenirne le conseguenze difficili da correggere per il funzionamento dello Stato.

In accordo con la proposta di modifica della legge RTVS, con la quale il governo vuole depoliticizzare l’istituto, la direzione, la gestione e il controllo sarebbero affidati al consiglio unificato della RTVS in luogo degli attuali consigli di programma e di sorveglianza. I dipendenti sceglierebbero cinque membri del consiglio tra i loro ranghi e i restanti 12 membri sarebbero nominati sulla base di bandi pubblici da parte delle comunità nazionali italiana e ungherese, del presidente del paese, del parlamento, dell’Accademia slovena delle scienze e delle arti, del Consiglio nazionale della cultura, il Comitato olimpico sloveno, il Commissario per l’informazione, il Consiglio per lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente e il Difensore civico per i diritti umani. La DZ nominerebbe solo due membri, mentre 21 sono ora nominati nel consiglio di programma di 29 membri.

Secondo la proposta, l’istituzione pubblica sarebbe guidata e gestita da un consiglio di quattro membri, guidato dal presidente del consiglio. Un membro del consiglio sarebbe un responsabile del lavoro. La posizione di direttore dei contenuti digitali andrebbe ad aggiungersi alle posizioni esistenti di direttori di radio e televisione.

Agnese Alfonsi

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