Il Senato è un decreto estrema destra Governo del Primo Ministro Giorgio Melone approvato con 84 voti favorevoli e 61 contrari. Poiché è già stato adottato dalla Camera dei Deputati, entrerà ora in vigore.
L’ordinanza sui flussi migratori introduce nuove regole per il salvataggio dei rifugiati in mare da parte delle navi delle ONG.
Secondo lei, dopo un’operazione di salvataggio nel Mediterraneo, le navi devono richiedere l’accesso a un porto sicuro e salpare lì “senza indugio”invece di restare in mare e cercare altre navi con profughi in difficoltà, riferisce l’agenzia di stampa austriaca PAA.
Fino ad ora, le navi gestite da organizzazioni non governative hanno spesso sostato diversi giorni nel Mediterraneo centrale ed effettuato regolarmente diverse operazioni di salvataggio prima di dirigersi verso l’Italia.
I comandanti che infrangono le regole rischiano multe che vanno dai 10.000 ai 50.000 euro. Ripetute violazioni possono portare alla confisca delle loro navi.
“Se l’immigrazione non è controllata, porta allo sfruttamento, al lavoro forzato e al lavoro nero. Crea nicchie di illegalità e criminalità che creano un sentimento di insicurezza sociale. lo ha detto oggi al Senato il sottosegretario di Stato al ministero dell’Interno Nicola Molteni. Ha assicurato che lo scopo del decreto non lo era “criminalizzare chiunque”ma vogliono solo con lui “organizzare soccorso in mare”riferisce l’agenzia di stampa italiana ANSA.
Con il decreto, il governo italiano cerca di scoraggiare le navi gestite da organizzazioni non governative, sostenendo che le loro attività incoraggiano i richiedenti asilo a compiere la pericolosa traversata dal Nord Africa all’Italia su piccole imbarcazioni.
Nel frattempo, le organizzazioni umanitarie avvertono che il divieto di ulteriori operazioni di soccorso porterà a più morti. Le Nazioni Unite hanno esortato l’Italia a ritirare il decreto dopo che era stato approvato dalla Camera dei Deputati a metà febbraio. La Chiesa cattolica ha anche sostenuto che le nuove misure non sono conformi al diritto internazionale e dovrebbero essere abolite.
Le ONG si sono anche lamentate del fatto che il governo le stia costringendo a trasportare i rifugiati in porti isolati nel nord Italia, lontano da dove si stanno svolgendo le operazioni di salvataggio.
I nuovi obblighi hanno aumentato notevolmente i costi delle ONG, motivo per cui negli ultimi mesi sono salpate solo poche navi di soccorso. Tuttavia, la riduzione del loro numero non ha contribuito a rallentare l’arrivo dei disertori, aggiunge. PAA.
Secondo i dati del Ministero dell’Interno italiano, dall’inizio dell’anno sono arrivati in Italia 12.667 rifugiati, mentre nello stesso periodo dell’anno scorso ne sono arrivati 5.273.Nell’ultimo anno, 105.000 rifugiati sono arrivati in Italia attraverso il Mar Mediterraneo.
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